Le Codole, 50 anni di cucina e vita. L'attività iniziò in centro paese con l'albergo "Al Gallo" poi il locale vicino alla casa del Papa aperto nel 1973

Lunedì 20 Febbraio 2023 di Dario Fontanive
Le Codole, 50 anni di cucina e vita

CANALE D'AGORDO (BELLUNO) - Mezzo secolo di vita per il prestigioso ristorante "Le Codole" di Canale. Era infatti il 24 giugno del 1973, quando le sorelle Gemma, Alma e Nella aprivano le porte del ristorante in via XX Agosto, 29, a pochi passi dalla casa natale di Papa Luciani.

Locale che ben presto avrebbe trovato un posto importante nel contesto ricettivo e gastronomico della valle, grazie alla sinergia delle tre donne. Ognuna aveva il proprio ruolo all'interno dell'albergo-ristorante e, quando c'era bisogno arrivava a dare una mano in cucina anche la quarta sorella, Olga.


LA TRAGEDIA
La famiglia Lorenzi "Codoi" che nel dialetto significa sassi o ancora meglio ciottoli, era originaria della frazione di Gares posta in fondo all'omonima valle. Era formata da papà Bonfiglio da mamma Maria Fontanive e da cinque figli Gemma, Nello, Nella, Alma e Olga. Il 20 agosto 1944 dalla forcella dell'"Anter Marucol" e da "La Stia" scesero a Gares le truppe del Battaglione tedesco "Bozen", per una operazione di rastrellamento antipartigiana in questa zona. Uno dei primi a cadere sotto i colpi dei nazisti fu proprio Bonfiglio, scambiato per una partigiano. Ma l'orrore non ebbe fine: i tedeschi, scesi a Gares, iniziarono a radunare la popolazione sulla piazza del paese, tra questi anche Maria e i suoi cinque figli, che poterono assistere terrorizzate al drammatico incendio della loro casa e dell'intero paese che i tedeschi avevano bruciato per rappresaglia. Così Maria in un sol giorno perse il marito, la casa, i pochi suoi averi e si trovò da sola con cinque figli.


LA RICOSTRUZIONE
Finita la guerra era tempo di rimboccarsi le maniche per i cinque fratelli Lorenzi. Nello si prodigò a ricostruire la casa paterna a Gares, mentre le sorelle vennero indirizzate a fare le stagioni nelle varie strutture ricettive. Gemma lavorò all'Hotel Adler di Ortisei, le altre si proposero per fare varie stagioni nelle strutture ricettive della valle con il fine di poter aiutare in famiglia. Ma il pensiero fisso delle tre sorelle era quello di poter avere una struttura tutta loro da gestire visto l'esperienza che avevano accumulato con le stagioni. L'occasione arriva con l'Albergo "Al Gallo" posto alle porte di Canale, che Gemma Alba e Nella presero in gestione e si fecero conoscere subito per la loro intraprendenza per l'ottima cucina e per la loro onestà divenendo subito un punto importante della ricettività della valle del Biois, allargando l'offerta a banchetti di matrimoni e ricorrenze. Agli inizi degli anni Settanta, con l'allargamento dell'ingresso di Canale vennero demoliti la vecchia canonica e anche l'Albergo "Al Gallo" così le "Codole" decisero di costruirsi un albergo tutto loro.


TEMPI NUOVI
Dopo sedici anni di conduzione ottimale, dove l'albergo "Alle Codole" si era fatto conoscere per la sua cucina tradizionale, genuina e di qualità Gemma, Nella e Alma cedono l'attività ai loro nipoti, figli della sorella Olga: Oscar, Livia e Diego Tibolla, che facendo tesoro dell'insegnamento delle zie. Oscar e Lidia, diplomatisi all'Istituto alberghiero di Falcade si occupano rispettivamente della cucina e della sala, mentre Diego svolge i vari corsi e diventa un ottimo sommelier. Un ristorante che sotto i fratelli Tibolla si trasforma, grazie anche alla continua ricerca di Oscar. Lo chef nei periodi di chiusura dell'albergo "Alle Codole" fa degli stage nei grandi ristoranti a contatto con i maestri stellati, traendo da questi non solo insegnamenti, ma anche la capacità di sperimentare e abbinare gusti particolari.


L'ECCELLENZA
Una ricerca e una volontà di sviluppare una cucina di eccellenza, destinata a portare il ristorante "Alle Codole" a diventare una importante realtà enogastronomica. Si impone anche a livello nazionale, ricevendo numerose testimonianze di eccellenza tanto da essere   menzionato da guida Michelin, guida dell'Espresso, Gambero Rosso, guida dell'Accademia della Cucina, guida delle Osterie d'Italia, guida del Touring Club, I ristoranti di Bibenda e Il Mangiarozzo. Il ristorante "Alle Codole" inoltre fa parte di Alto Gusto, associazione che riunisce undici ristoranti bellunesi accomunati dalla volontà di valorizzare i prodotti tipici della zona.


VAIA
Nell'ottobre del 2018 nel corso della tempesta Vaia buona parte della cantina del ristorante "Alle Codole" è finita sott'acqua. Circa ottomila bottiglie di vini prestigiosi hanno subito danni, ciò nonostante i fratelli Tibolla si sono rimboccati le maniche e hanno rialzato la testa, affrontando la cattiva sorte come fece la nonna Maria in quel lontano 20 agosto 1944.

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