Raduno alpino: bar e ristoranti hanno fatto il pieno, ma i negozi sono rimasti chiusi

Martedì 20 Giugno 2023 di Claudio Fontanive
Raduno triveneto

BELLUNO -  Commercianti del centro di Belluno con il sorriso, dopo il lungo fine settimana con il raduno triveneto degli Alpini. Tante penne nere, ma anche altrettanto pubblico di simpatizzanti ha affollato le vie del centro. Molto soddisfatta Miriam De Min presidente della consulta Ascom di Belluno. 
«Per i commercianti di Belluno qualsiasi tipo di manifestazione venga organizzata porta un beneficio - afferma la presidente -, e quella degli Alpini è stato un evento particolarmente significativo per tutto il centro storico, in quanto abbiamo portato la nostra Belluno in tutta Italia, e questo può essere visto un volano per migliaia di persone che possono essere invogliate a trascorrere in futuro due o tre giorni nella nostra città per lo shopping. La cartolina della nostra città è stata meravigliosa, ma non era certo questa l’occasione per aspettarci un ritorno economico immediato. Bar, ristoranti e pizzerie hanno avuto un grande lavoro, mentre lo stesso non si può dire per tutte le altre categorie merceologiche in quanto il pubblico presente ha approfittato della tre giorni appena trascorsa per mangiare, bere e fare una passeggiata in centro».

Tante bandiere tricolori e tante scritte di simpatia verso le penne nere sono state poste sulle vetrine delle attività commerciali della città, ma saracinesche dei negozi del centro erano perlopiù abbassate nella giornata di domenica, che ha visto il gran finale della manifestazione caratterizzato dalla sfilata.


«Abbiamo lasciato la libera decisione a tutti - continua De Min - ma dopo attenta riflessione abbiamo valutato che l’adunata triveneta degli Alpini non era adatta per portare business, considerate le spese di gestione elevate. Credo però che l’accoglienza, e non solo dei commercianti del centro storico, sia stata perfetta, assieme alle indicazioni dei parcheggi fuori dal centro, mentre le aree commerciali della periferia non credo abbiano avuto un grande beneficio da questo evento». Piazza Piloni è stata oggetto nei giorni scorsi, e fino a oggi alle ore 18, del divieto di parcheggio negli stalli a pagamento, per permettere alle maestranze di allestire e smontare il grande tendone e i gazebi che hanno ospitato alpini e pubblico. 
«Unica nota stonata di tutto questo - prosegue la presidente -: abbiamo avuto le attività paralizzate per otto giorni a piazza Piloni e strade limitrofe. Per limitare i disagi bastava adottare una migliore segnaletica per informare gli automobilisti della possibilità di percorrere comunque piazza Piloni sull’apposita corsia. Gli utenti avrebbero potuto meglio comprendere la possibilità di poter comunque raggiungere piazza Santo Stefano dove comunque c’erano dei parcheggi disponibili. Era scritto sì che il passaggio dei veicoli era consentito, ma il tutto è stato fatto in maniera poco convincente, tant’è che molti automobilisti davanti al cartello tornavano indietro». 
Accolta con favore invece, in questo caso, la decisione di spostare il mercato settimanale in piazza dei Martiri. «Una scelta felice - conclude De Min - se una tantum come in quest’ultimo caso. Per quanto riguarda il futuro è da tempo che ci si sta riflettendo, e sarebbe bello avere un mercato tutto assieme, ma prima bisognerebbe risolvere il problema legato al transito degli autobus in piazza dei Martiri. E poi ci sarebbero credo anche delle difficoltà per tutti colori che hanno il posto del banco al mercato acquisito per anzianità, e in questo caso ci sono leggi ben precise».
 

Ultimo aggiornamento: 21 Giugno, 08:38 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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