Medici nel super tir ambulatorio, ecco l'unità mobile all'avanguardia: «Così azzeriamo le liste d'attesa»

Domenica 27 Agosto 2023 di Daniela De Donà
Unità mobile di radiologia

BELLUNO - Anche un grosso camion - unità mobile a noleggio, completo di personale medico è tra gli strumenti adottati per fare centro nell'obiettivo, una delle priorità del commissario dell'Ulss 1 Dolomiti, Giuseppe Dal Ben: azzerare le liste di chi aspetta di essere chiamato per una risonanza magnetica o per una ecografia con prescrizione non urgente (da specialista o da medico di base), quella che va dai 30 ai 90 giorni.

I RINFORZI
Il tir sarà in grado di fornire 24 prestazioni al giorno (una seduta dura circa 40 minuti) e sarà posizionato, a settembre, nell'area "punto prelievi" dell'ospedale San Martino con tanto di "tunnel" che lo collegherà all'edificio ospedaliero.

Lo scopo dell'unità attrezzata sarà anche quello di andare a coprire un vuoto: sta per essere sostituito, infatti, il macchinario esistente nel reparto di radiologia (denominato Tac 2) che a tutt'oggi viene utilizzata per lo più per biopsie e drenaggi. Lascerà il posto ad uno ad altissima tecnologia: la nuova risonanza magnetica 1.5 T, top di gamma con intelligenza artificiale, già acquisita con previsto collocamento a gennaio 2024: costo 929mila euro. Per accoglierlo e metterlo in funzione al meglio, adeguando anche i locali, serviranno sei mesi.

L'INVESTIMENTO
Alla tecnologica apparecchiatura per risonanza magnetica si affiancheranno nuovi strumenti radiologici diretti (DR) per una spesa di 562mila euro e nuovi telecomandati per 248mila euro. «Grazie a 1,4 milioni di euro del Pnrr, entro il 2023 è previsto anche il rinnovo aziendale degli ecografi, per 1,4 milioni di euro». Ad entrare nel dettaglio sono venute le parole del commissario dell'Ulss 1 Dolomiti, Giuseppe Dal Ben e del primario dell'Unità di radiologia, Giovanni Balestriero (veronese di Legnago, classe 1976, specializzato in radiologia interventistica mini invasiva) coadiuvato dal coordinatore dei tecnici radiologi, Matteo Costa. «Qui abbiamo un'importante e modernissima attività di radiologia, all'altezza di un capoluogo, tra le migliori del Veneto, e con progettualità in evoluzione ha esordito Dal Ben lo sviluppo della tecnologia riguarda anche le sedi meno centrali. Cerchiamo di essere omogenei anche nella distribuzione delle tecnologie. Quello che preme è ridurre i tempi d'attesa degli esami ed avere maggiore efficacia diagnostica». Attenzione alla periferia, quindi: pure ad Agordo e Pieve di Cadore, difatti, sono all'orizzonte nuove Tac in grado di eseguire esami cardiaci ed angio Tc, oltre ad altri macchinari.

L'ARRETRATO
L'Unità di radiologia composta da 13 medici, 34 tecnici e 9 infermieri (nelle tre sedi) si è posta il fine di dare risposta a chi è in lista d'attesa, in base alle priorità. A muoversi, in tal senso, Giuseppe Dal Ben: oltre all'avviato noleggio dell'Unità mobile, in arrivo tra meno di un mese, è stata attivata una convenzione con professionisti provenienti dall'azienda di Padova per smaltire gli elenchi di chi aspetta la chiamata: faranno ecografie durante i fine settimana. Inoltre sono avviate le operazioni per gare d'appalto per la gestione di esami in teleradiologia «ed in presenza da parte di professionisti extra Ulss».

INTELLIGENZA ARTIFICIALE
Attivato ed operativo, nel reparto di radiologia, è il sistema di intelligenza artificiale "rapid" che è in grado di rilevare precocemente le lesioni in base ad una tac cerebrale. Spiega il primario: «Grazie ad una App che viene scaricata dal cellulare, mette in rete simultaneamente neurologi, radiologi e, pure, neuroradiologi dell'ospedale di Treviso». Le immagini, rimandate e ricostruite, vengono viste in tempo reale dai professionisti, pronti così a prendere immediatamente la decisione migliore per il paziente.

      

Ultimo aggiornamento: 17:10 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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