«Visite mediche impossibili, anche tre mesi di attesa per gli atleti»: l'allarme delle società sportive

Martedì 7 Marzo 2023 di Claudio Fontanive
«Visite mediche impossibili, anche tre mesi di attesa per gli atleti»: l'allarme delle società sportive

BELLUNO - Fino a tre mesi di attesa per ottenere un appuntamento per una visita medico agonistica. E' un vero e proprio grido d'allarme quello lanciato da Angelo Paganin, presidente di Ondablu, la società che gestisce le piscine di Santa Giustina e Pedavena, e che nel settore agonistico annovera un cospicuo numero di atleti che prendono parte a gare di nuoto locali e regionali.


ATTO OBBLIGATORIO
«Per i nostri frequentatori delle attività di perfezionamento bambini, ragazzi e adulti oltre che per gli atleti delle attività sportive del settore propaganda, swim teen, agonistica giovanile e master - spiega Paganin - è obbligatorio il certificato medico per attività sportiva agonistica.

I due centri di medicina dello sport di Belluno e Feltre prevedono attualmente liste di attesa molto lunghe, e quindi gli atleti devono rivolgersi ai centri di medicina privati convenzionati. Anche questi però hanno il calendario abbastanza pieno. Da alcuni nostri tesserati ci vengono segnalate liste di attesa fino a due mesi».


LA MISSIVA
Lo stesso presidente di Ondablu mesi fa aveva scritto una lettera alla Ulss segnalando il problema.
«Il 7 ottobre 2022 inviai la missiva al direttore generale dell'Ulss Dolomiti, nonchè ai direttori medici degli ospedali di Belluno e Feltre per segnalare tali criticità con l'auspicio che queste potessero essere prese in considerazione e risolte. Da allora non abbiamo ottenuto risposta. E nei mesi la situazione non è migliorata. Anzi, recentemente un nostro atleta, al quale era scaduta la tessera societaria, ha dovuto rivolgersi in terra trevigiana dove in pochi giorni ha ottenuto il certificato agonistico».


SITUAZIONE PEGGIORATA
Per molti atleti (specie per chi ha contratto il covid) vengono richiesti anche esami di approfondimento che ne allungano ulteriormente i tempi. «Il problema - conclude Paganin - si è recentemente aggravato con la non disponibilità del dottor Ciccarone del Centro di Medicina dello Sport di Feltre ad effettuare le visite perché in malattia. La criticità interessa tutte le società sportive, ma in particolare tutti gli atleti che scaduta, la validità della visita medica, non possono più allenarsi o partecipare alle gare. Il rischio è di vanificare la passione per lo sport e la motivazione verso il mondo delle gare. I centri di medicina privati convenzionati non riescono a sopperire alle innumerevoli richieste».


SANITÀ IN SOFFERENZA
Un vero dramma al quale, tuttavia, nessuno sembra voler dare risposta, salvo però pontificare sul valore dello sport. Non tutti possono permettersi di andare fino a Treviso per effettuare la visita. E in ogni caso resta un disagio pesantissimo. Va ricordato che nel caso si faccia solo attività sportiva non agonistica sarà sufficiente la visita medica di idoneità fisica che può essere rilasciata anche dal proprio medico di base. Il problema delle lunghe liste d'attesa è ormai annoso, aggravato dalle limitazioni sopraggiunge con le normative legate al Covid che hanno avuto riflessi pesantissimi non solo sulla medicina dello sport, ma su tutta l'attività sanitaria. Giusto in queste pagine a fianco, i pediatri, nel commentare le situazioni di sovrappeso e obesità che colpiscono anche i giovani, ricordano il valore dello sport dentro al quale l'agonismo dà spesso un senso al sacrificio che una disciplina comporta se pratica con rigore e volontà di dare il meglio.

Ultimo aggiornamento: 09:10 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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