I ladri tornano a colpire nel Feltrino: un altro raid notturno, nel mirino anche il Bar Bianco

Sabato 11 Novembre 2023 di Daniele Mammani
Il bar Bianco di Lattebusche a Busche di Cesiomaggiore, uno degli obiettivi dei ladri

FELTRE - Serie di furti nella notte. Le ore buie tra domenica 5 e lunedì 6 novembre hanno favorito una serie di furti che sono stati perpetrati ai danni di cinque attività del feltrino. Una striscia di porte scassinate che è iniziata a Busche di Cesiomaggiore ed è terminata in località la Ciusa nella frazione feltrina di Anzù. La serie colpi messi a segno con il favore delle tenebre, presumibilmente fra l’una e le quattro del mattino di lunedì, hanno portato nel sacco dei malviventi o del malvivente un bottino corrispondente al fondo cassa reperito nelle singole attività.

MODUS OPERANDI

Infatti, per ogni colpo il modus operandi è stato lo stesso: forzatura di una porta di ingresso, qualche controllo rapido e prelievo del denaro contenuto nel registratore di cassa. Questo è quanto dichiarato dai gestori delle attività interessate dai furti. Regolari denunce sono state sporte alla stazione dei Carabinieri di Feltre che hanno preso in carico le indagini. Una notte di grande lavoro per coloro o colui che hanno messo a segno le ladronate in modo indisturbato.

I COLPI

«Sono un ladruncolo da quattro soldi, un ladro al dettaglio», così diceva Totò nel film “I tre ladri” (1954) e anche nei casi della notte di furti non ci si discosta molto. La prima attività colpita è stato il Bar Bianco di Lattebusche a Busche di Cesiomaggiore. Porta forzata, fondo cassa sparito e in questo caso, come negli altri, il probabile danno maggiore riportato è stato proprio quello del danneggiamento della soglia. L’ora di questa azione è fissata verso l’una di notte, poi i ladri si sono spostati nei dintorni di Feltre e hanno iniziato la serie che ha colpito le attività lungo via Trevigiana. A farne le spese il Ristorante pizzeria Alla bella Napoli con porta sfondata e fondo cassa preso in consegna. La Banda Bassotti, se gruppo, o Cattivik, se singolo, ha proseguito in direzione Treviso colpendo gli uffici di Feltre Gas con il medesimo sistema: porta sfondata e fondo cassa raccolto. Medesima scena anche nel negozio di ortofrutta Bontà e Tradizione e al Bar La Ciusa ora chiuso per ferie. Il metodo usato ricorda i furti di Fener di inizio ottobre effettuati ai danni di tre attività commerciali: porta sfondata e fondo cassa.

I DANNI

Per tutti il medesimo danno costituito dai soldi del fondo cassa e dalla porta sfondata che come sottolineato dai gestori è probabilmente il danno maggiore. Francesca Arboit del Feltre Gas commenta così: «È stato eseguito un tentativo di sfondamento di una porta laterale degli uffici, senza successo. Poi l’obiettivo si è spostato su una porta con vetro che però non si è rotto e quindi è stata sfondata la parte inferiore liberando un passaggio. Solo il fondo cassa, nient’altro. Forse è stato impiegato troppo tempo per entrare o forse, il distributore è aperto in self service, qualcuno è arrivato a disturbare». Al negozio di ortofrutta la gestrice è laconica: «Ci è andata bene così». Al momento nessuna traccia che porti a chi ha commesso i furti, ma le indagini sono in corso.

I PRECEDENTI

Meno di un mese fa un altro raid di furti era stato messo a segno in abitazioni fra Feltre e Pedavena. Soldi e apparecchiature elettroniche avevano suscitato il massimo interesse mentre nel caso di una settimana gli oggetti di valore non sono stati nemmeno considerati. I ladri hanno condotto le loro attività in tre appartamenti di un condominio in via Tina Merlin fra le 19.30 e le 21. A meno di una settimana uno dei tre appartamenti è stato “visitato” una seconda volta. A Feltre presi di mira sono stati alcuni appartamenti in via Trafego nella zona del quartiere di Pasquer e anche a Foen, ma senza successo. In precedenza colpi anche a Fener di Alano di Piave dove i ladri hanno puntato sul fondo cassa.

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