PIEVE DI CADORE - «Vogliamo condividere questo traguardo con il territorio e crescere ancora insieme, qui vogliamo rimanere guardando al mondo»: così il patron di Galvalux, azienda leader nel settore dei metalli (in particolare dei trattamenti galvanici e della verniciatura), Angelo De Polo che non si aspettava di certo il grande afflusso, ieri mattina in azienda, per l’Open Day.
«È venuta tantissima gente, oltre le aspettative - assicura De Polo- pochi sanno della grande complessità dell’azienda e delle sue lavorazioni». Una curiosità ripagata dalle spiegazioni offerte e dalle particolarità svelate: un’occasione unica per esplorare la fabbrica, tra le più innovative del settore, interagendo con il team che ha consentito all’azienda nata nel 1973 di imporsi a livello nazionale e internazionale superando i 20 milioni di euro di fatturato e arrivando a impiegare circa 200 collaboratori, compresa la consociata Color Point di Longarone.
Come non festeggiare i primi 50 anni nel territorio e per il territorio? Galvalux traguarda mezzo secolo di attività nel cuore del Cadore: «Sono i nostri primi 50 anni, grande motivo d’orgoglio per un’azienda che ha scelto di restar legata al territorio, pur non essendo inserita in nessun corridoio di transito delle merci e soprattutto dell’alta moda, settore per il quale siamo riusciti a lavorare diversificando la nostra produzione quando l’occhialeria era ancora nei tempi d’oro; è un settore molto esigente, con fatica abbiamo guadagnato la fiducia, è motivo d’orgoglio che le ditte dell’alta moda da Parigi a New York vengano qui in Cadore a scegliere i nuovi prodotti».
Qualità e serietà pagano anche se le strade non sono le migliori, le griffe più prestigiose si affidano a Galvalux per le componenti metalliche dei loro prodotti esclusivi, orgoglio e responsabilità vanno di pari passo in questa azienda che ha anteposto ai propri interessi il bene comune. In Galvalux l’attenzione sul prodotto è sempre stata accompagnata da precise misure di welfare; solo a fine 2022 sono stati erogati circa 700mila euro in bonus per i collaboratori, buoni spesa “a km zero” e quindi spendibili nei negozi locali, e finanziamenti alle realtà del territorio.
Giusto un anno fa il salvataggio del palaghiaccio di Tai, la Galvalux Arena, con un contributo di ben 100 mila euro. È massima anche l’attenzione per l’ecosistema, si lavora su impianti automatici realizzati nel pieno rispetto e salvaguardia dell’ambiente. «Siamo cresciuti insieme attraverso i decenni, superando tante difficoltà. Ora vogliamo condividere questo momento con l’intera comunità»: ecco l’Open Day rivolto a collaboratori e familiari, amici, clienti e fornitori; le porte dell’azienda di Nebbiù hanno aperto per l’intera mattinata. «La nostra è stata una crescita graduale e continua, due fattori hanno fatto la differenza: il territorio con il suo inestimabile know-how e la nostra continua volontà di innovare», rimarca con giusto orgoglio De Polo. Galvalux è oggi una delle realtà manifatturiere più importanti dell’alto Bellunese «e qui vogliamo continuare a rimanere guardando al mondo e dicendo ai nostri giovani che siamo pronti a valorizzare i loro talenti e offrire opportunità concrete - conclude De Polo -, di realizzazione personale e lavorativa. Abbiamo fatto la nostra parte e continueremo a farla: vogliamo crescere ancora insieme”.