Draghi e bandiere, a Feltre il primo festival nazionale dell'araldica

Giovedì 6 Luglio 2023 di Eleonora Scarton
Draghi e bandiere, a Feltre il primo festival nazionale dell'araldica

FELTRE -  Camminando lungo le vie della città, o sbirciando nei palazzi storici di Feltre (Belluno), è facile imbattersi in tantissimi simboli della storia antica. Stemmi e simboli emblemi dell'identità di famiglie nobiliari e cittadinesche. Da qui l'idea di organizzare un festival dedicato all'araldica. Si tratta della prima iniziativa di questo tipo a livello nazionale, che si terrà dal 30 di settembre al 15 di ottobre, e che permetterà di affrontare questo tema sotto varie luci e attraverso un linguaggio che vuole essere chiaro a tutti, e non solo agli addetti ai lavori.
Feltre, a ottobre, farà debuttare un nuovo e originalissimo Festival dedicato all'Araldica ovvero la disciplina che studia gli stemmi: un mondo fatto di segni, simboli, colori e figure più o meno fantastiche nati a partire dal medioevo.

Un vero e proprio linguaggio per immagini e smalti ancora oggi visibile sulle vie e i palazzi di tante città e che a Feltre in particolare si è conservato con un numero straordinario di testimonianze. Basta entrare nei musei cittadini, in alcuni palazzi storici pubblici e privati, o ammirare le facciate degli edifici per scovarne di ogni tipo. Spesso però si passa, senza prestarci caso. Con questo festival si vuole fermare il visitatore affinché ne approfondisca il significato e ne colga le sfaccettature che vi sono dietro.


IL PROGRAMMA
Il programma verrà svelato tra fine agosto e inizio settembre, ma alcune succose anticipazioni trapelano già. «Il Festival vuole accogliere l'interesse di tutti - ha sottolineato la responsabile dell'ufficio cultura Anna Viviani -. Vi saranno quindi incontri per gli addetti ai lavori, ma anche laboratori per bambini ed incontri aperti a tutti, oltre a spettacoli ed esposizioni». Tra i relatori ci saranno quindi studiosi di assoluto riferimento a livello internazionale come l'insigne medievalista Franco Cardini che parlerà di araldica e mezzaluna, spaziando tra la storia e la simbologia (15 ottobre) e con riferimenti anche al contesto veneto. Sarà dedicata alla percezione dei colori, tra medioevo ed età contemporanea, l'intervento (8 ottobre) di Riccardo Falcinelli, autore per Einaudi dei due titoli di straordinario successo "Cromorama" e "Figure" con il quale si indagherà quanto il colore condizioni il nostro sguardo sul mondo. Non mancheranno approfondimenti rivolti a insegnanti, genitori ed educatori, uno spettacolo inedito di e con Luca Scarlini dedicato proprio all'araldica (7 ottobre), attività per i più piccoli e poi molteplici eventi e iniziative come la mostra mercato di libri d'arte, storia, araldica organizzata il 7 e 8 ottobre a cura e nel contesto del Mercatino dell'oggetto ritrovato e realizzata con il patrocinio e la presenza dell'Associazione Editori Veneti.


LA MOSTRA
"Le prigioni della mente. Draghi, basilischi, rettili fantastici" è il titolo della mostra che sarà inaugurata il prossimo 10 agosto e allestita alle antiche prigioni della città di Feltre. Un'esposizione che rientra tra le anteprime del festival e che vuole essere un'occasione per esplorare il mondo degli stemmi e il loro linguaggio di figure, segni, simboli e colori. «Vogliamo far fare un viaggio multisensoriale al visitatore - sottolinea Viviani -. Mediante l'uso dell'intelligenza artificiale proietteremo delle immagini di draghi, basilischi e animali fantastici che facevano parte di quella che era la fantasia, le paure delle persone che hanno animato la storia. Gli stessi vissuti dei prigionieri delle antiche prigioni».
Draghi e creature costituivano presenze concrete nella vita reale ed esprimevano nel loro stesso esistere sogni, credenze e paure. Il visitatore potrà anche ascoltare, in italiano e in dialetto, degli estratti di leggende che fanno parte della tradizione orale del territorio e che parlano di animali fantastici e che sono stati raccolti e pubblicati da Daniela Perco e Carlo Zoldan in due volumi editi dalla provincia di Belluno.


I MANOSCRITTI
Presso il polo bibliotecario feltrino sarà possibile invece ammirare un prezioso manoscritto quattrocentesco (1432) miniato appartenente al fondo storico ed eccezionalmente esposto al pubblico. Si tratta del volume Epistolae di Gasparino Barzizza, cui saranno affiancate altre testimonianze miniate feltrine normalmente accessibili solo agli studiosi. «Un modo - ha sottolineato Viviani - per valorizzare la tradizione del miniato che Feltre può vantare, ma anche il patrimonio librario di cui la città è ricca».
Sentir parlare di araldica non è cosa particolarmente consueta. Eppure l'amministrazione comunale di Feltre ha voluto impegnarsi per portare questa iniziativa. «Si tratta di un festival che ho fortemente voluto e che ho portato avanti fin dai primi giorni del mio mandato - ha sottolineato l'assessore Maurizio Zatta -. Le ragioni sono molteplici. L'araldica e gli stemmi sono degli argomenti su cui molto c'è da dire e da raccontare. È un tema che interessa e incuriosisce tante persone, non solo gli studiosi, e sono convinto che se presentata nel modo giusto, come sarà, ha un grande fascino».
Due gli obiettivi che l'amministrazione si è posta. Il primo è quello della valorizzazione del patrimonio storico, culturale e museale. «Pensiamo alle prigioni che saranno il palcoscenico della mostra - ha evidenziato il consigliere comunale con delega alla cultura Samuele Spada - o al museo civico - archeologico che ha al suo interno una nutrita presenza di stemmi. Stemmi che caratterizzano la nostra città e i nostri eventi, come il Palio che si terrà il primo weekend di agosto». Il secondo è la valorizzazione delle competenze del personale interno in quanto il festival è stato curato dall'ufficio cultura.
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci