BELLUNO - Il contante sta quasi sparendo tra chi decide di trascorrere una vacanza nel Bellunese e tutte le transazioni ormai avvengono con denaro elettronico. Sono rimasti quasi solo gli italiani ad utilizzare le banconote. Federalberghi spiega che, dopo la pandemia, il cliente che paga cash è sceso al 20%. Ma la rivoluzione digitale non è semplice in un territorio montano: spesso si riscontrano problemi di linea. «Registriamo casi di ristoratori che si devono spostare di centinaia di metri per far funzionare i loro apparecchi dedicati ai pagamenti elettronici, utilizzando le linee satellitari», fa sapere Confcommercio.
LA STAGIONE
L'estate è partita con il botto e le prenotazioni fioccano. Nel settore alberghiero, come detto, i pagamenti con carta di credito sono sempre più diffusi, non soltanto dalla clientela estera ma negli ultimi anni anche i turisti italiani: l'epoca della pandemia ci ha probabilmente lasciato questa eredità. Ma in media negli alberghi della provincia di Belluno quanti clienti pagano con la carta di credito? Walter De Cassan presidente Federalberghi Belluno: «Si stima una percentuale intorno all'ottanta per cento di pagamenti del soggiorno in hotel con carta di credito.
I FURBETTI
Purtroppo, come nei ristoranti, anche negli hotel sono sempre in agguato insidie di clienti furbetti che scelgono di non presentarsi. Ma a garanzia c'è la carta. «La cosiddetta penale, si concorda di volta in volta tra le parti, ed è una percentuale oppure un importo preciso - fa sapere De Cassan -. I casi più diffusi sono ad esempio il costo della prima notte, e se il cliente non si presenta al check in questa gli viene addebitata sulla carta. Per i termini di disdetta invece, ogni struttura alberghiera decide fino a che termine dare la cancellazione gratuita, Mediamente fino a una o due settimane prima del soggiorno». Riscontrate casi di contestazioni? «La casistica in questo caso è molto ampia - prosegue il presidente -. Ci sono anche clienti che si rifiutano di fornire la carta a garanzia. Molti albergatori, non soltanto quelli di piccole strutture, optano invece per la caparra via bonifico. Non c'è una regola uguale per tutti, dipende dalla politica di vendita di ogni struttura». Inutile quindi istituire una regola fissa. «Secondo me è corretta la pratica della contrattazione - dice il numero uno di Federalberghi -. Ogni albergo decide le proprie politiche sulla cancellazione e onestamente non mi sentirei di dire di fare tutti alla stessa maniera».
PRENOTAZIONI ONLINE
E per quanto riguarda le prenotazioni con i portali web? «Anche in questo caso, come in uno dei più diffusi, ovvero Booking - ricorda Federalberghi - l'albergatore decide il termine della cancellazione gratuita, l'importo della caparra trattenuta dalla struttura in caso di mancata presentazione o cancellazione tardiva della vacanza. In realtà oggi molti portali hanno inviato il sistema delle carte virtuali, per cui non c'è più bisogno di controllare se sulla carta ci sono soldi o meno. Tale carta viene emessa direttamente dal portale, e l'albergatore il giorno del pagamento da parte del cliente, incassa con il numero di carta di credito virtuale che invia il portale stesso al titolare della struttura ricettiva».
I COSTI
Il rovescio della medaglia sono le commissioni sulle carte di credito, piuttosto onerose. «Credo a oggi siano ancora un po' alte - riflette De Cassan - ma ora esistono vari sistemi con commissioni minori. Anche con le carte estere non riscontriamo particolari difficoltà nell'utilizzo, mentre di rado registriamo truffe elettroniche. D'altro canto il titolare di una struttura alberghiera ha imparato a prestare piccole ma importanti attenzioni».