Falco torna a volare tra le polemiche: «Elisoccorso a singhiozzo, caso unico in tutto il Nord»

Venerdì 17 Febbraio 2023 di Olivia Bonetti
L'elisoccorso

BELLUNO - «Falco è tornato operativo». Un messaggio ripetuto troppe volte in questi ultimi mesi dopo guasti e problemi alternativamente all'elicottero o alla nuovissima base di Pieve di Cadore. È arrivato dall'Ulss Dolomiti, ieri, 16 febbraio, dopo aver comunicato martedì la necessità della sostituzione di una valvola all'impianto antincendio della base Hems di Pieve di Cadore. Ma l'ennesimo problema ha scatenato malumori tra diversi sindaci. E non solo. A intervenire anche il consigliere nazionale del Soccorso Alpino, Fabio Bristot "Rufus": «Ho fatto un'analisi puntuale su tutto l'arco alpino e i problemi che si sono riscontrati a Pieve nell'ultimo semestre non trovano uguali in tutte le basi del nord Italia: siamo entrati in una situazione che deve essere affrontata senza più girarci attorno». Ma il direttore del dipartimento regionale Suem-118, il dottor Paolo Rosi tranquillizza: «Ho fatto le verifiche personalmente: l'analisi degli eventi ha rilevato che il numero degli inconvenienti meccanici e/o elettronici presentato dall'elicottero di Pieve di Cadore non è stato superiore a quello riscontrato presso le altre basi di elisoccorso del Veneto, incluse quelle che impiegano aeromobili di altro costruttore».

I PROBLEMI
Questa volta sono stati 2 giorni e mezzo senza l'eliambulanza in provincia. «Questa mattina è stato ripristinato il sistema antincendio della base Hems di Pieve di Cadore - spiegava ieri l'Ulss - e, quindi, la base è stata riattivata e Falco ha ripreso la piena operatività in sicurezza». A metà gennaio invece arrivò anche l'elicottero sostitutivo: Falco restò a terra per 5 giorni. A cavallo di Capodanno la pompa di carburante guasta e il blocco del servizio per due giorni.

Prima ancora l'ascensore bloccato, il cemento della piazzola di Belluno da rifare e quest'estate a Ferragosto il blocco di quasi una settimana. Dopo l'ultimo problema l'Ulss spiega che «L'Azienda ha già richiesto approfondimenti su quanto accaduto (rottura di una valvola del sistema antincendio) alle ditte coinvolte perché tali disservizi non si ripetano».

LA POSIZIONE
«È fisiologico che alcune basi possano registrare dei problemi sia legati alla base, che al vettore, che prescindono dalla capacità gestionale della ditta - esordisce Fabio Bristot -. I problema è che i numerosi fermi macchina avuti a Pieve associati ai fermi della base hanno fatto passare la cosa da fisiologico a patologico: e questo lo posso dire perché mi sono confrontato con diversi esponenti del soccorso alpino e direttori del 118 di tutto l'arco alpino». E sottolinea: «Tutto questo sta creando notevoli problemi legati al pubblico servizio: è vero che c'è una rete di elicotteri, ma le elicottero di Pieve arriva prima di quello di Treviso o Bolzano». «Ci sono poi situazioni particolari registrate dove non si comprende come mai alcuni recuperi vengano effettuati in tempi che in alcune fattispecie hanno superato l'ora e mezza con codici di gravità importanti - prosegue Rufus - e perché l'elicottero continui ad avere bisogno di far carburante, quando esiste un capitolato speciale d'appalto che prevede un profilo di missione preciso: non sono tempi compatibili con la necessità di garantire un elisoccorso con standard che, diversamente, in tutte le altre basi del nord Italia invece vengono garantiti».

LA RICHIESTA
Rufus dice: «Personalmente come cittadino chiedo che la Regione intervenga per mettere fine a questi disagi reiterati e non posso più essere considerato episodici. Stiamo diventano un servizio a singhiozzo incompatibile con le prestazioni d'eccellenza necessarie. La Regione deve intervenire per andare a colmare questi deficit importanti» E conclude con una battuta: «Qui più che Falco sembra ormai una quaglia saltellante».

LA REGIONE
Risponde il direttore regionale del Suem, Paolo Rosi, che spiega: «Per quanto riguarda la base ci sono dei guasti, come quando uno va nella casa nuova e ci sono dei problemi. Capita il fatto che si rompa una valvola, una pompa. Quella di Pieve è una struttura che non ha pari in Europa quindi è una progettazione impegnativa, ci sta che qualcosa si guasti: ci sono dei problemi e si aggiustano. Sono impianti in garanzia e l'Ulss 1 ha un'attenzione straordinaria per questa struttura. È un'opera complessa con soluzioni tecnologiche di avanguardia ed è normale che qualcosa abbia necessità di essere aggiustata con il tempo: nella mia esperienza è successo cosi dappertutto». Rosi entra nel dettaglio anche dei problemi rilevati in questi mesi sull'elicottero, che ricorda come si debba distinguere tra guasti ed eventi legati al pilota. «Non si guasta più frequentemente di altri - premette Rosi -: sono in linea con quello che succede nelle altre basi di elisoccorso. Sullo specifico elicottero in tutta Europa, perché abbiamo fatto anche queste verifiche, non si guasta più frequentemente di tutta la flotta di airbus e di Augusta». Spiega che ora c'è anche una macchina nuova, da qualche mese. E ricorda che gli eventi «non erano prevedibili con attività manutentive». «Altra cosa gli eventi legati al pilota - ricorda Rosi -, che ha dovuto forzare la macchina in condizioni estreme, una volta per pendenza una volta per il vento. In questo caso la macchina rileva dei sforamenti e si accende la spia di sicurezza. Vent'anni fa su questi elicotteri succedevano le stesse cose ma non c'erano le soluzioni elettroniche che rilevassero. Ma è chiaro che i piloti sono di altissimo livello se sono stati costretti di fare queste manovre non c'erano alternative». Il direttore regionale poi dice: «Altro problema sono i tempi di sostituzione. Vedremo Babcock (la ditta che ha in appalto il servizio di elisoccorso ndr) il mese prossimo». E conclude: «Garantiamo un servizio che è più che eccellente e il soccorso è sempre garantito». E sul secondo elicottero risponde: «Il secondo elicottero c'è, è quello di Treviso e di Bolzano». Sul periodo di sperimentazione di quest'estate e l'eventuale bis nel 2023 «Faremo le valutazioni del caso».
 

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