Bonus mobili, volano gli acquisti: i bellunesi al quinto posto in Italia

Venerdì 29 Marzo 2024 di Claudio Fontanive
Uno show room di mobili

BELLUNO - La provincia di Belluno sopra la media regionale per gli acquisti di beni durevoli da parte dei consumatori e vero boom per gli acquisti di mobili. Nell'ultimo anno i bellunesi hanno speso oltre 300 milioni di euro (3.217 euro di media a famiglia) negli oggetti destinati esclusivamente al consumo e non a un'ulteriore produzione di altri, e la cui efficacia non si esaurisce al primo uso ma prosegue nei mesi o negli anni, e di conseguenza spesso la loro periodicità di acquisto è pluriennale.

Ebbene in provincia di Belluno nel 2023 i consumatori hanno speso in tali oggetti il 10,7% in più rispetto al 2022. Una crescita che, come emerge dai dati dell'Osservatorio Findomestic, posiziona la provincia al 17° posto in Italia per incremento.

I DATI
In particolare si segnala in positivo il mercato delle automobili, nuove (+18%, 63 milioni) e usate (+24,8%, 99 milioni) e quello dei motoveicoli nonostante un impatto economico inferiore: +37,6% che vale il primato assoluto in regione, ma per un valore di appena 5 milioni di euro di spesa totale, collocandosi quindi all'ultimo posto della classifica veneta. Per l'ambiente della propria abitazione i bellunesi si dimostrano particolarmente attenti, avendo infatti speso 26 milioni di euro in elettrodomestici (+2,3%), mentre segno negativo in elettronica di consumo (-28,6%) con una spesa di 7 milioni di euro, mentre ben 71 milioni in mobili che con il 3,1% di incremento posiziona la città al 5° posto tra le 107 province italiane per crescita del segmento. Andamento opposto per l'information technology (9 milioni, -5,3%) e per la telefonia (22 milioni, -4,8%).

L'ANALISI
«Questi dati sono molto significativi - afferma il presidente della categoria arredo di Confartigianato Belluno Giovanni Mazzoran - in parte sono la conseguenza del traino dei vari bonus, in particolare il bonus mobili, in parte rispecchiano la ritrovata attenzione, in seguito al periodo di pandemia, per il benessere e il comfort dell'interno delle proprie abitazioni». Soddisfazione viene espressa anche dalla presidente Claudia Scarzanella: «Questi numeri indicano che c'è un clima di fiducia e desiderio di investire in beni durevoli per il proprio benessere in casa. Questo dato è particolarmente importante per la cultura che il mondo dell'artigianato si impegna ogni giorno a trasmettere attraverso il proprio lavoro: attenzione alla qualità dei materiali e dei prodotti finali, con un importante riflesso sulla durabilità e quindi sulla sostenibilità».

IL CONTESTO
La nostra provincia si colloca per acquisto di beni durevoli con un incremento di poco superiore a quello regionale, che segna un più 10,4% rispetto al 2022. In Veneto nell'anno da poco trascorso sono stati spesi quasi 7 miliardi di euro, confermandosi come terza regione italiana con la crescita maggiore dopo Toscana ed Emilia-Romagna. Secondo quanto rilevato dall'Osservatorio Findomestic (Gruppo Bnp) in collaborazione con Prometeia, l'aumento della spesa in durevoli in Veneto è superiore a quello del Nord-Est (+10%), ma anche a quello nazionale (+8,9). «In Veneto commenta Claudio Bardazzi, Responsabile Osservatorio Findomestic i risultati sono migliori rispetto alla media italiana nei comparti della mobilità e del mobile (+1,8% vs +0,8%). Lo scarto più ampio si registra nella spesa per auto usate: l'incremento nella regione (+24,4%) è stato il maggiore registrato in Italia, di circa 6 punti superiore alla media (+18,7%). Crescita sostenuta anche per le auto nuove (+20% vs +19,5% medio nazionale) e i motoveicoli (+25,6% vs +24,7%). In aumento anche le vendite di elettrodomestici (+2,2%). Risultano invece in calo i consumi nel mercato telefonia (-4,3%), dell'information technology (-7,8%) e dell'elettronica di consumo (-29,2%)».
 

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