Vietato l'accesso in auto alla Casera: al concerto di Raphael Gualazzi sul Nevegal solo in auto o in navetta

Giovedì 24 Agosto 2023 di Eleonora Scarton
Vietato l'accesso in auto alla Casera: al concerto di Raphael Gualazzi sul Nevegal solo a piedi o in navetta

BELLUNO - Il comune di Belluno stronca la richiesta del Consorzio Turistico Dolomiti Prealpi di aprire al traffico il tratto di strada tra La Casera e Col Visentin in occasione del concerto di Raphael Gualazzi che si terrà sabato alle 12 a Malga Faverghera, in Nevegal. Un segmento di strada silvo pastorale di un paio di chilometri, in parte cementata ed in parte sterrata ma con tratti ripidi e dissestati percorribili agevolmente solo da 4x4 , che il Comune non aprirà come invece aveva richiesto il Consorzio, per evitare che si creino problemi nel caso in cui vi fosse un afflusso consistente di persone. Delusione da parte del presidente del Consorzio, Lionello Gorza, che però non si sbilancia: «Tirerò le somme a conclusione della rassegna di concerti». 


LA RASSEGNA 
La provincia di Belluno è stata animata in questa estate 2023 da una serie di concerti organizzati dal Consorzio Turistico Dolomiti Prealpi in alcuni dei luoghi più suggestivi delle nostre montagne; 150mila gli euro investiti finanziati in parte dalla tassa di soggiorno dell’Unione Montana Feltrina ed in parte dalla provincia di Belluno. Concerti che prevedevano l’esibizione di cantanti di caratura nazionale ed internazionale, come Ron, Nicolò Fabi e i Sonhora. Proprio per questo impegno su larga scala, “Dolomiti Arena” che era una rassegna tutta feltrina, quest’anno si è allargata anche ad altri territori, come il Nevegal in comune di Belluno e il Lago di Santa Croce in Alpago. Eventi che hanno riscosso un buon successo. All’ultimo evento sabato scorso in località Le Ei a Lamon c’erano oltre 2mila persone.

Manifestazioni in chiave turistica e di promozione territoriale legati alla risonanza che i nomi dei cantanti hanno e il tamtam social e mediatico di cui godono. 


IL RIFIUTO
Il prossimo appuntamento è sabato alle 12 a Malga Faverghera in Nevegal con l’esibizione di Gualazzi. Per poter avvicinare il più possibile gli appassionati al luogo del concerto, il Consorzio Turistico Dolomiti Prealpi aveva chiesto lo scorso 4 agosto di aprire al transito l’impervia stradina silvo-pastorale nel tratto tra La Casera e Col Visentin che misura circa due chilometri. Una strada in parte cementata ed in parte sterrata che è chiusa al passaggio delle auto, se non per i gestori dell’agriturismo Faverghera, del rifugio Bristot e del Visentin, degli operatori delle compagnie telefoniche che sul colle gestiscono le antenne e il proprietario del rifugio Brigata Cadore chiuso da anni. Il comando di polizia locale di Belluno ha analizzato la situazione proprio in considerazione delle condizioni della strada ed dell’afflusso di persone che si prevede arrivino nel luogo del concerto. La scelta è stata quella, per motivi di sicurezza, di non aprire la strada al traffico, mantendendo in vigore il divieto vigente se non per i mezzi di polizia, soccorso, accompagnatori di persone con disabilità e gli organizzatori. Inoltre, ha istituito un divieto di sosta con rimozione forzata dei veicoli dalle 8 alle 15 su ambo i lati di via Faverghera nel tratto di strada compreso tra l’intersezione con via Pascolet fino all’inizio del piazzale antistante l’esercizio pubblico “La Casera”. Questo non significa che il punto del concerto sarà raggiungibile solo a piedi; chi non può camminare fin lassù potrà utilizzare le navette predisposte dagli organizzatori dal piazzale del Nevegal fino alla Casera


LA DECISIONE
Il Consorzio ha preso atto della decisione del comune di Belluno e non si esprime in merito. Non al momento almeno. Nella voce di Gorza traspariva una certa delusione e le uniche parole sono state «prendo atto della decisione. Quando la rassegna sarà ultimata (dopo l’appuntamento di sabato ce n’è ancora uno domenica a Feltre, ndr) tirerò le somme. Faremo un bilancio». Un bilancio che forse non è del tutto positivo. È mancata, forse, una sorta di condivisione? Un’unione di intenti? Si aspettavano forse una maggiore apertura da parte del municipio del capoluogo? Visto quanto emerso in queste ore forse sì. Ma la garanzia della sicurezza ha avuto la priorità. Restava poi da stabilire dove le auto salite fino all’agriturismo sarebbero state parcheggiate, un problema che ora non si pone più.

Ultimo aggiornamento: 19:18 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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