Quero Vas. Calnova, è il terzo crollo: chiusa la strada provinciale 21 in attesa della messa in sicurezza

Sul posto carabinieri e vigili del fuoco. Il sindaco Bruno Zanolla chiederà che venga fatta una verifica generale approfondita

Sabato 5 Novembre 2022 di Fulvio Mondin
Il crollo

QUERO VAS - Erano da poco passate le 14 di ieri quando è giunta la chiamata al 118 che segnalava un nuovo crollo (il terzo in pochi anni) lungo la strada provinciale 21 al km 2,700 nel tratto di strada denominato Calnova che da Quero porta a Fener. Immediatamente sono accorsi i carabinieri della stazione di Quero e i vigili del fuoco di Feltre. La scena che si è loro presentata davanti è la stessa del febbraio 2021 e di qualche anno prima: il muro a monte della carreggiata è ceduto riversando massi e terra sull'asfalto. La causa non può certo ricercarsi nella pioggia che è caduta copiosa nelle ore precedenti in quando il muro oggetto del crollo è lì da molti decenni e di calamità naturali ne ha superate tante senza mai mostrare cedimenti. Preso atto dell'accaduto, i carabinieri hanno immediatamente chiuso al traffico il tratto di strada da Fener a Quero e hanno allertato Veneto Strade (arrivato sul posto qualche decina di minuti più tardi) e tutti gli organi competenti.

Al di là del fatto che, oltre al crollo, non ci sono stati danni a cose o persone, ora sarà da vedere cosa succederà domani quando il consueto esercito di turisti rientrerà verso la pianura perché, con la chiusura della galleria Vas-Segusino, la SP 21 era una delle strade alternative per cercare di bypassare la colonna che settimanalmente si forma lungo la Feltrina.

Messa in sicurezza

Il sindaco di Quero Vas Bruno Zanolla sottolinea che «la viabilità è in carico a Veneto Strade che è stata sempre molto attenta. So che non tanto tempo fa era anche stata fatta una verifica che non aveva riscontrato particolari criticità. Ora chiederemo ufficialmente che venga fatta una verifica generale approfondita. Qualcuno sostiene che il crollo potrebbe essere connesso ai lavori effettuati nei primi mesi del 2021 per il posizionamento di un cavo Enel a ridosso del muro ma è solo una delle potenziali ipotesi. Sicuramente questo ripetersi di eventi nell'arco di poco tempo fa ritenere che ci possano essere degli elementi nuovi rispetto a prima. Per fortuna - prosegue Zanolla - non è successo nulla ma per il futuro non possiamo certo basarci sulla fortuna. Va sicuramente programmato un intervento di messa in sicurezza generale perché è una viabilità importante anche se il carico è stato limitato da anni per preservarne sia a monte che a valle l'efficienza. Veneto Strade sicuramente si attiverà in tal senso. Presumo però che fino a quando non sarà fatto l'intervento di ripristino non sarà riaperta». In rappresentanza della Provincia Serenella Bogana si dice convinta che «bisogna trovare la soluzione con una sistemazione definitiva. Sarà sicuramente da fare un consolidamento definitivo anche se non sarà semplice perché il muro ha una notevole altezza e lunghezza».

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