BELLUNO - Falco 1 atterra, tra le cime dell'Alpago Dolada e Guslon, poco prima delle 15 di ieri, accanto al nuovo arrivato, Falco 2. Come fossero gemelli, stessa attrezzatura per un servizio che garantisce l'intervento sanitario d'emergenza passato da sperimentale, con Dolomiti Emergency nel 2022, a istituzionale, con capofila l'Ulss 1 Dolomiti che, per portare a casa il risultato, ci ha messo 681mila euro.
GLI INTERVENTI
Falco 2 (modello 145 in configurazione Hems con servizio da Avincis) è, insomma, una realtà, con la prima uscita con uso di verricello già ieri alle 12.30.
IL TAGLIO DEL NASTRO
«Siamo gente seria. Come promesso abbiamo il secondo elicottero, con base a Belluno. E dietro ai nomi di Falco 1 e Falco 2 c'è una storia, un progetto portato a termine», ha esordito così il commissario dell'Ulss Dolomiti, Giuseppe Dal Ben. Quindi giù con la metafora sulla montagna: «Non è stato semplice raggiungere l'obiettivo: il sentiero da percorrere era in salita, articolato, ma siamo arrivati al rifugio. Ed è motivo di orgoglio». Dal Ben ha sottolineato il fondamentale ruolo di Paolo Rosi, coordinatore della rete veneta del 118, la collaborazione con Avinces (che ha messo a disposizione la sua struttura, in comodato d'uso gratuito all'Ulss) e i suoi piloti e i tecnici di volo, la convenzione con il Soccorso Alpino (acquisterà poi, grazie al finanziamento della Regione, la struttura di Avincis), l'ospitalità dell'Aereo Club di Belluno che funge da campo di atterraggio per i due velivoli. Ma pure grazie a Dolomiti Emergency «con cui ho condiviso i propositi». Riconoscimento particolare da parte di Dal Ben - oltre alla Regione Veneto a Giulio Trillò «che dovrà adesso gestire due elicotteri». Mezzi che andranno incontro ad un bisogno: «Era una esigenza del territorio ed è questo il frutto di un lavoro di intesa hanno affermato Trillò e Dal Ben è una risposta, in nome della sicurezza, a chi abita in queste valli e a chi ci viene in ferie».
LA FESTA
Un applauso, quasi commovente, ha accolto il nuovo mezzo che fa tirare un sospiro di sollievo anche a chi vive nelle zone periferiche della nostra provincia. Se Falco 1 continuerà ad avere casa nella base Hems di Pieve di Cadore, servendo la zona alta della provincia, Falco 2, con sede all'aeroporto di Belluno, potrà essere a disposizione per Valbelluna, Feltrino, Agordino. Soddisfazione è dentro le parole di Alex Barattin, delegato del Soccorso alpino per la zona Dolomiti bellunesi: «Avere una seconda macchina a disposizione significa esporre meno le squadre al pericolo. Noi voliamo, facendo parte dell'equipaggio. Ma anche a terra siamo pronti sempre a scendere in campo, h 24. Il Soccorso alpino è come un esercito di persone che stanno nascoste». Escono, però, per salvarti la vita.
IL PASSAGGIO
Con Falco 2 si è messo, così, un punto fermo alla situazione interlocutoria dello scorso anno, con Dolomiti Emergency che ha supplito alla necessità di elisoccorso con base a Cortina, mettendo sul piatto 480mila euro. Un mucchietto prezioso e ben investito derivante da utili di iscrizioni di ben 20mila soci e dal 5Xmille. Laura Menegus, presidente di Dolomiti Emergency ha così sintetizzato il passaggio di testimone verso l' Ulss 1 Dolomiti: «Grazie per averci creduto, portando avanti la nostra sperimentazione. Noi continueremo a collaborare, mettendo a disposizione, pagandolo, il personale sanitario di Falco 2, e fornendo vari ausili».