" Siamo sopravvissuti per miracolo". Lunghi minuti di terrore sabato, ma la vicenda è emersa nella sua completezza solo lunedì, a bordo del volo Avianca da Lima a Buenos Aires. L'Airbus della compagnia peruviana ha incontrato una fortissima turbolenza atmosferica a dodicimila metri di quota proprio sopra la Cordigliera della Ande, perdendo rapidamente quota. Equipaggio e passeggeri, quasi tutti senza cinture vista la quota di crociera, sono rimasti sorpresi e praticamente impotenti, mentre i piloti cercavano di rimettere in assetto il velivolo.
Le foto, socializzate su Twitter e altri social media, non lasciano spazio a dubbi. Due assistenti di volo sono stati costretti a proseguire il viaggio con un collare, una hostess mostra un largo squarcio sul capo dovuto a un impatto contro una superficie dura. Altre immagini mostrano feriti, le maschere di ossigeno che pendono dal soffitto, pannelli ammaccati e persino incrinature al tetto della cabina passeggeri.
Avianca, in un comunicato, ha sottolineato che le persone sottoposte a cure mediche all'arrivo del volo N279AV sono sono state 23 tra cui 12 sono feriti. "'Dieci sono stati ricoverati in ospedale per controlli - comunica la compagnia - sei sono stati già stati rilasciati e i quattro rimanenti, tutti i membri dell'equipaggio, continuano a ricevere cure mediche".
Un passeggero, Alejandro Babato, ha lanciato accuse all'arrivo in aeroporto a Buenos Aires avvenuto con un'ottantina di minuti di ritardo: 'Nessuno da Avianca era lì per incontrarci a Ezeiza per valutare le nostre condizioni. E stato un miracolo che siamo sopravvissuti".
Secondo gli esperti una turbolenza non può sconvolgere l'assetto di un aereo al punto di farlo precipitare.