PADOVA - I lavori per il restauro della statura del Gattamelata di Donatello, a Padova, proseguiranno grazie allo stanziamento di 150mila euro deliberato dalla direzione Archeologia, Belle Arti e Paesaggio e dalla direzione Bilancio del ninistero della Cultura. Attraverso l'intervento del sottosegretario Vittorio Sgarbi, l'indagine diagnostica verrà portata a compimento, permettendo così l'elaborazione del delicato progetto di restauro della scultura. «Ho fatto di tutto - ha detto oggi Sgarbi - per restituire allo Stato la sua dignità istituzionale per ciò che riguarda la tutela.
«Non si può immaginare che venga sottratto allo Stato un bene che è dell'umanità: questo è il senso della mia azione. Nessuno può pensare di prendere il Gattamelata e farne un uso privatistico, facendolo diventare ragione di un altro biglietto insieme ai tanti biglietti che si pagano attraverso una deriva. Le opere d'arte - ha aggiunto Sgarbi - non sono fatte per essere pagate, non paghiamo la biblioteca per avere un libro. Non voglio immaginare una totale gratuità, ma la vocazione che ho in mente è quella dei musei inglesi. Abbiamo esempi di grandi musei gratuiti in cui i danari arrivano comunque». Sul posizionamento della statua del Gattamelata di Padova «leggo interpretazioni ambigue. Sto dalla parte del Gattamelata, e cioè per tenerlo all'aperto finché sia possibile per le sue condizioni di conservazione - precisa Sgarbi - Se le indagini diagnostiche dovessero accertare una condizione di grave degrado e pericolo dell'opera solo allora sarà bene trasportarlo negli spazi del Museo Boito per gli interventi più impegnativi, dopo i quali, comunque, dovrà ritornare all'esterno. Siccome sulla base dei dati che abbiamo oggi non viene indicato un pericolo imminente, è giusto tenerlo all'aperto», conclude.
(Video Lazzarotto/NuoveTecniche)