PADOVA - I soldi ci sono.
LA POLEMICA
«Finora - ha osservato il sottosegretario - non si è tenuto in debito conto che, come ha scritto in una lettera Magani, attuale soprintendente di Venezia e fino a qualche mese fa di Padova, il Gattamelata è nella lista dei 10 monumenti più importanti d'Italia. Un particolare che fa la differenza e che sancisce che a effettuare la diagnostica sul suo stato di "salute" dev'essere la Soprintendenza, e che l'unica commissione deputata a pronunciarsi è quella da essa nominata. Il restauro, pertanto, spetta solo allo Stato e per questo è stato individuato il fondo che copre tutte le spese da affrontare. Non diciamo di fesserie, come l'ipotesi di una raccolta fondi, perché stiamo parlando di un capolavoro di Donatello e quindi paghiamo noi e chiuso».
«Quanto al Comitato scientifico del delegato pontificio - ha proseguito Sgarbi - per quello che riguarda il Gattamelata, può scrivere libri magari affidando il compito allo stesso Magani, o scattare foto, oppure mettere in vendita gadget come portachiavi con cavallo e cavaliere, o ancora dare qualche consiglio, ma stop, semplicemente perché un privato non può decidere le sorti di un bene tutelato dal Ministero, di cui siamo tenuti a occuparci solo noi. Sarà un restauro di Stato, non della nunziatura. Finora c'è stato un equivoco basato sul fatto che la proprietà del bene sarebbe del Vaticano, ma non è così, in quanto il monumento equestre non è "extraterritoriale". Quindi proceda la Soprintendenza di Padova che ci rappresenta. Beninteso, nessuna polemica con l'arcivescovo che neppure conosco, ma andiamo avanti rispettando la legge, perchè già in passato un precedente delegato, monsignor Francesco Gioia, era finito al centro di una vicenda giudiziaria per avere agito di testa sua, ritenendo che il complesso antoniano fosse extraterritoriale».
LA DELEGAZIONE
Monsignor Dal Cin, invece, l'altro ieri aveva auspicato una collaborazione fra le due commissioni, già a partire dal summit di domani con Tinè. «Questa seconda - aveva evidenziato - rappresenta un ulteriore passo verso l'auspicata condivisione dei dati scientifici utili alla migliore salvaguardia di un simbolo del Rinascimento Non possiamo che augurare al Gruppo di Lavoro della Soprintendenza e al Comitato Scientifico il miglior cammino verso un'impresa di restauro e valorizzazione che auspichiamo esemplare a livello mondiale».
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