Invasione di cinghiali, è allarme: «Troppi incidenti, subito un piano di contenimento»

Lunedì 11 Novembre 2019 di Roberto Cervellin
Gli agricoltori vicentini e italiani chiedono un piano per il contenimento dei cinghiali.
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VICENZA - Alcuni arrivano a pesare un quintale mezzo. Si muovono in branco, distruggono i raccolti, sterminano greggi, assediano le stalle e soprattutto provocano incidenti. Oltre 150 quelli registrati nell'ultimo anno.

Nel Vicentino è allarme cinghiali. Sull'Altopiano di Asiago e su gran parte della Pedemontana ormai non si contano più. Si sa che sono tanti. Troppi. A denunciarlo è Martino Cerantola, presidente provinciale di Coldiretti, nei giorni scorsi protagonista in piazza Montecitorio a Roma di una protesta con varie delegazioni di agricoltori, allevatori e comuni italiani contro l'invasione degli animali selvatici. Secondo una stima, questi sarebbero ormai 2 milioni.

La soluzione? Il contenimento. Ai altre parole, l'abbattimento. «Serve agire in modo concertato tra Ministeri, Regioni, Province e Comuni ed avviare un piano straordinario senza intralci amministrativi», è stato detto.

Nei primi 9 mesi del 2019 in Veneto sono stati più di 400 gli incidenti causati dai cinghiali, in Italia oltre 10 mila, con 13 morti contro gli 11 registrati nell'anno precedente. Ma non è tutto. Nella provincia berica, ha rincarato Cerantola, ci sono anche grandi carnivori. «Sono un pericolo. Non riusciamo a liberarcene - ha aggiunto - Siamo di fronte a un'emergenza che mette a rischio la sicurezza degli automobilisti, ma anche il territorio, abbandonato dalle malghe».
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