AZZANO - I 12 cervi e il maschio dominante sono scappati dal recinto del veterinario che li aveva momentaneamente ospitati, nell’attesa che Forestale e Regione intervenissero per catturarli e portarli in un’area idonea. «Purtroppo – racconta il privato Daniele Gallo – è successo quello che prevedevo.
PROBLEMA IRRISOLTO
Regione e assessore Stefano Zannier non si sono infatti ancora interessati per risolvere la questione, sebbene la Forestale si fosse impegnata a fare il possibile per poter trasportare gli animali e il sindaco Marco Putto avesse trovato chi avrebbe svolto l’intervento. Sono passate tre settimane, ma nulla è stato fatto e i cervi, come si prevedeva, sono scappati. «È da settimane che attendiamo, invano - sottolinea preoccupato il sindaco Putto - che la Regione e la Forestale intervengano (cosa che si erano impegnati verbalmente a fare e che certamente hanno programmato). Ma sia chiaro: io non emetterò alcuna ordinanza di abbattimento cervi. Il Comune non ha alcuna potestà di gestione della fauna selvatica. Mi sono reso ripetutamente disponibile a trovare un veterinario qualificato che potesse occuparsi del trasporto degli animali in zone consone, senza traumi, ma mi é stato detto che se ne sarebbe occupato chi di dovere». Infine ricorda ai cittadini: «Per qualsiasi informazione ci si deve rivolgere alla Guardia forestale e all’Ispettorato di Pordenone. Il referente politico a cui rivolgersi è l’assessore regionale Zannier che, anche se non si è mai fatto vivo e non ha risposto alle comunicazioni formali, saprà certamente dare adeguate informazioni. Mi spiace, piú di cosí non posso fare. Ringrazio chi in queste settimane si é preso cura degli animali. Ora attendiamo la risposta delle istituzioni competenti. Non chiamate in municipio, non saprebbero, cos’altro dirvi rispetto a quanto vi ho detto».
LE ZONE A RISCHIO
I cervi sono ormai un grande problema per chi abita o chi percorre in auto le vie Pradat Candie, XXV Aprile e altre strade limitrofe a pochi passi dal centro. Il problema rientrato per tre settimane, ora si ripresenta con gli animali che invadono colture e orti vicini alle case. Inoltre, creano un serio pericolo alle auto che transitano nelle vie interessate al loro passaggio. Le famiglie della zona chiedono giustamente un intervento “prima che ci scappi il morto”.