BASSANO DEL GRAPPA - Ha compiuto da poco 55 anni. Oltre mezzo secolo tra formaggi, composte, vini, prosciutti e salami. Negli scaffali, specialità come le confetture delle suore trappiste, l'olio di Pove, la mortadella al tartufo e la pasta di Torre Annunziata. A Bassano del Grappa l'enogastronomia Baggio è una sorta di istituzione. Antonio, il fondatore, è sempre in prima linea. Con lui, i figli Annalisa e Alessandro. C'era anche la nipote Gloria. «Diventerà mamma e ci lascerà», ammette Alessandro.
Era un semplice negozio di alimentari, oggi è una bottega storica. Storica sì, ma la sede forse un po' meno, visto che a breve l'attività dovrà fare le valigie e traslocare. Il palazzo di via Roma in cui si trova verrà ristrutturato: «Ci hanno chiesto un affitto più caro, che non siamo disposti a pagare». E ora? «Ce ne andremo in via Bellavitis 19, in un luogo che ospitava un'altra gastronomia», spiega ancora Baggio. Già, le gastronomie. A Bassano sono sempre più rare. In pochi anni hanno chiuso i battenti circa dieci vendita. Tanti. «I centri storici stanno morendo - conclude Baggio - Colpa anche della crisi. Ma noi resistiamo».
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