Rovigo. Continuano le chiusure dei locali in centro storico: abbassa le serrande anche il Dersut

Sabato 3 Febbraio 2024 di Francesco Campi
Rovigo. Continuano le chiusure dei locali in centro storico: abbassa le serrande anche il Dersut

ROVIGO - Ancora saracinesche che si abbassano in centro storico. Una è quella di un bar, il Caffè Dersut in corso del Popolo, sul lato opposto rispetto alle Poste, all'angolo con via Battisti, che dopo il lancio una decina di anni fa con Paolo Lorenzi e il cambio di gestione tre anni fa, in un momento oggettivamente difficile per lo scoppio della pandemia, era già chiuso il primo marzo dello scorso anno, per poi riaprire con una nuova gestione che ha avuto vita brevissima, perché dopo appena 9 mesi, il 31 gennaio si è nuovamente fermata. A pochi metri di distanza è durato ancora meno, da luglio a novembre, con addio polemico, il bar aperto nel tratto del Corso vicino all'angolo con via Laurenti, "Salotto rodigino". Sempre in Corso, accanto alla galleria che porta in via Miani, davanti all'ex distributore Agip, dall'inizio dell'anno ha chiuso i battenti anche il "Quarto di Luna", bar e gelateria gestito da Matteo Fiorati che aveva avviato la propria attività ormai trent'anni fa, nel 1994, anche se in un locale vicino per poi trasferirsi di pochi metri. I tre bar chiusi in poche centinaia di metri in Corso non sono gli unici ad averlo fatto negli ultimi mesi: a fine novembre è stata la volta di "Pane e caffè", già bar Teatro, gestito da Davide Gioso, mentre a dicembre si sono fermati il Bad Wolf café di via Boscolo, che aveva aperto i battenti nell'autunno 2013, e il Forum, in viale Regina Margherita, avviato da Matteo Serra nei primi anni 2000 e negli ultimi dieci anni gestito da Antonietta Tumiatti.

LA RIPRESA

A fronte di tutte queste chiusure, c'è alla vista la riapertura di uno storico bar, appena fuori dal centro, il Bistrò, all'angolo fra via Domenico Piva e viale della Pace, in passato iconico ritrovo degli studenti che "bruciavano": i lavori sono già iniziati e la speranza è che le porte si riaprano entro febbraio sotto la nuova insegna Bistrò Noemi, dal nome della nuova titolare, giovane, ma non alle prime armi, che ha pensato anche a una differente organizzazione: non più tabaccheria, non più aperture serali, puntando tutto su colazioni, pausa pranzo e aperitivi. Potrebbero presto riaprire anche l'ex Macallan's, tra le piazze Annonaria e Merlin, di proprietà del Comune e chiuso da oltre dieci anni, per il quale si è fatta avanti la ditta Hotel & resort srl, già titolare dell'hotel Capital, e il bar Favorita al Duomo, davanti all'ex liceo Celio, aperto dal dicembre 1969 e che Tony Fracon ha gestito per 53 anni, prima con i genitori, poi con la moglie Elena, fino al gennaio di un anno fa.

NEGOZI

Tornando alle chiusure, un altro negozio del centro se ne va dopo nemmeno un anno: si tratta del punto vendita del brand italiano di casalinghi Kasanova, che ha avviato la liquidazione totale per cessata attività dopo aver aperto il 30 marzo scorso in via Battisti, tra piazza Vittorio Emanuele e corso del Popolo, una posizione centralissima e di grande passaggio, che non è bastata a far decollare l'attività che aveva come slogan "Sottocosto, Sottocasa". Del resto, a proposito di sottocosto sottocasa, l'anno scorso è stato anche quello del definitivo tracollo del centro commerciale Le Torri, con l'addio ad aprile della Coop e l'intero stabile finito in abbandono.

Uno dei tanti a Rovigo, segno di una congiuntura difficile, fra pandemia, caro bollette, inflazione ed esplosione dell'e-commerce, ma sicuramente anche di una città che non sa essere attrattiva e che ha subìto tutto passivamente. 

Ultimo aggiornamento: 14:54 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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