Commercio in crisi a Rovigo: a fine anno chiudono altri negozi storici. La città in dieci anni ha perso 137 esercizi

Domenica 31 Dicembre 2023 di Francesco Campi
A Rovigo chiude la storica oreficeria Merletti

ROVIGO - Altri negozi storici che abbasseranno la propria saracinesca per l’ultima volta, salutando una città che, pezzo dopo pezzo, purtroppo, vede il proprio centro spopolarsi di attività commerciali. Il cartello “Sconti fino al 70% per cessata attività” comparso sulla vetrina dell’Oreficeria Merletti preannuncia una chiusura dolorosa, di una realtà che ha segnato per decenni il panorama di via X luglio. Anche il negozio di abbigliamento per bambini Brums, in piazza Garibaldi si avvia a chiudere. Altra realtà commerciale storica pronta adire addio, con i volti di giovani sposi sorridenti che da sempre allietano via Trento, fra Corso e piazza Duomo, è Fotografia Raimondi, che Giuseppe Raimondi ha aperto nel 1966. Voci di chiusura aleggiano anche su un bar e gelateria di Corso del Popolo, poco distante da dove, nel recente passato aveva la propria bottega un orologiaio. Chiuso anche lui. Così come, a settembre ha chiuso i battenti Zia Natura Pet Shop, il negozio di prodotti per animali di piazza Merlin.

AMPLIAMENTI

Poco più avanti, in via Boscolo, ha chiuso anche un altro negozio per animali, Ciotoliamo, ma in questo caso si è trattato di un trasferimento, visto che ha trovato nuova sede proprio in Corso del Popolo nello spazio dell’Ottica Ocio che, invece, si è trasferita nello spazio antistante. Anche Gasparetto ha lasciato la propria storica sede in piazza Matteotti per spostarsi ed ampliarsi nell’ex Coin nel primo tratto di Corso del Popolo, con i suoi vecchi locali occupati ora dall’Ottica Demenego. Un altro cambio di insegna, sempre restando in Corso del Popolo, è quello che ha visto aprire i battenti una nuova libreria, Giunti al Punto, dove prima si trovava la profumeria Modus. E se fra i cambiamenti in corso c’è anche quello del Bar Favorita al Duomo di Tony Fracon, davanti all’ex Liceo Celio, ora Innovation Lab, del quale si attende la riapertura nelle mani di un volto noto del commercio e della politica cittadina. È In corso di spostamento anche l’Angolo dello Sport Specialist che da via Fusinato troverà nuova sede in via Umberto I, e il negozio Fresh che da piazza del Duomo si trasferirà in Corso. Fra le chiusure dolorose, a fine novembre, quella di Pane e Caffè, già Bar Teatro, che sotto la guida di Davide Gioso era diventato un luogo per intermezzi golosi, ma anche motore di attività socio-culturali. Ha abbassato la saracinesca durante l’estate, invece, la sanitaria di via Umberto I, poco distante da dove già da qualche tempo ha finito di allietare i palati con le sue pizze e specialità pugliesi La Puccia Salentina.

PROBLEMA LE TORRI

Fra le chiusure più impattanti, indubbiamente quella, a giugno, della Coop nel centro commerciale Le Torri, che ha comportato l’abbandono completo dell’intero complesso. Significativa anche la chiusura del negozio del marchio veneto Calzedonia in Corso del Popolo, all’angolo con via Laurenti, proprio sotto Palazzo Roverella, uno dei punti commercialmente più strategici di tutta la città, dove dovrebbe trasferirsi a breve la vicina tabaccheria Roverella. Ha, invece, avuto vita breve, da luglio a novembre, con addio polemico, il bar aperto proprio a fianco, sul Corso, Salotto Rodigino. A conti fatti, al di là della normale turnazione delle attività, Rovigo vede sempre più vetrine vuote, segno evidente della sofferenza commerciale di una città che, secondo un’analisi Confcommercio, fra 2012 e 2022 ha perso 113 negozi e 24 fra bar e ristoranti. In particolare, solo il centro storico ha perso in due lustri ben 74 negozi, uno su quattro, e 25 fra bar e ristoranti, passando dai 302 negozi del 2012 ai 228 del 2022 e da 168 bar e ristoranti a 143, per un totale di 99 attività volatilizzate in un decennio. E, fra 2021 e 2022, in Polesine ha chiuso i battenti più di un’attività artigiana al giorno, 396 in tutto, oltre il 5% del totale, passato da 7.646 a 7.250. Intanto, nel primo trimestre 2023, Poste hanno registrato un aumento del 50% dei pacchi e-commerce consegnati rispetto allo stesso periodo del 2022.
 

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