MESTRE - Urna sfortunata, l'assalto alla Champions League passa dai padroni di casa dell'Iberostar Tenerife.
Sorteggio poco amico quello che ieri, alle Canarie, ha accoppiato l'Umana Reyer con i padroni di casa della Final Four della massima competizione Fiba in programma dal 28 al 30 aprile (nell'altra semifinale i turchi del Banvit e i francesi del Monaco).
Uno scherzo del destino: quando la Reyer affrontò ai quarti il Pinar Karsiyaka, eliminandolo, si vociferò che gli accoppiamenti fossero già stabiliti (Reyer-Tenerife e Banvit-Monaco), «soffiata» smentita dalla Fiba ma che l'urna ha riproposto.
Agli orogranata, ieri rappresentati in Spagna dal team manager Mauro Sartori, spetta l'ostacolo più ostico che per giunta avrà il fattore campo in un Pabellon Insular Santiago Martin (5.100 posti) tutto giallonero.
Squadra di primissima fascia quella di coach Vidorreta, leader solitaria in Acb con record 19-7 davanti a Valencia, Baskonia, Real Madrid e Barcellona e in Champions vincitrice del Girone D (11-3) davanti ad Avellino e poi giustiziere di Paok Salonicco ed Asvel Villeurbanne.
«Premesso che tutte le partecipanti alla Final Four sono squadre di alto livello, Tenerife è da considerarsi la favorita» conferma il presidente Federico Casarin.
«Noi, pur rispettando le grandi qualità degli spagnoli, andremo comunque convinti e determinati a giocarci le nostre chances. Ora però siamo totalmente concentrati sulla partita di domenica a Milano».
Nel roster spagnolo brillano l'ex Caserta Doornekamp, 10.4 punti in Europa e 12 in Acb, la guardia Davin White (9.2+10.9) e le ali Grigonis (9.3+7.1) e Abromaitis (9.1+6.2).
La semifinale si giocherà venerdì 28 alle 21 italiane (alle 18 Monaco-Banvit), la finalina per il terzo posto e la finale della prima edizione della Champions League domenica 30 alle 17.15 e 20.15 italiane (la sfida di campionato a Sassari è stata posticipata al 3 maggio ore 20.30).
In palio la Champions mette anche un buon bottino in denaro: per la quarta 60mila euro, la terza 80mila, la seconda 100mila e la vincitrice 340mila da sommare ai 160mila che le quattro finaliste hanno incamerato per essere arrivate in fondo.
Ultimo aggiornamento: 17:04
Sorteggio poco amico quello che ieri, alle Canarie, ha accoppiato l'Umana Reyer con i padroni di casa della Final Four della massima competizione Fiba in programma dal 28 al 30 aprile (nell'altra semifinale i turchi del Banvit e i francesi del Monaco).
Uno scherzo del destino: quando la Reyer affrontò ai quarti il Pinar Karsiyaka, eliminandolo, si vociferò che gli accoppiamenti fossero già stabiliti (Reyer-Tenerife e Banvit-Monaco), «soffiata» smentita dalla Fiba ma che l'urna ha riproposto.
Agli orogranata, ieri rappresentati in Spagna dal team manager Mauro Sartori, spetta l'ostacolo più ostico che per giunta avrà il fattore campo in un Pabellon Insular Santiago Martin (5.100 posti) tutto giallonero.
Squadra di primissima fascia quella di coach Vidorreta, leader solitaria in Acb con record 19-7 davanti a Valencia, Baskonia, Real Madrid e Barcellona e in Champions vincitrice del Girone D (11-3) davanti ad Avellino e poi giustiziere di Paok Salonicco ed Asvel Villeurbanne.
«Premesso che tutte le partecipanti alla Final Four sono squadre di alto livello, Tenerife è da considerarsi la favorita» conferma il presidente Federico Casarin.
«Noi, pur rispettando le grandi qualità degli spagnoli, andremo comunque convinti e determinati a giocarci le nostre chances. Ora però siamo totalmente concentrati sulla partita di domenica a Milano».
Nel roster spagnolo brillano l'ex Caserta Doornekamp, 10.4 punti in Europa e 12 in Acb, la guardia Davin White (9.2+10.9) e le ali Grigonis (9.3+7.1) e Abromaitis (9.1+6.2).
La semifinale si giocherà venerdì 28 alle 21 italiane (alle 18 Monaco-Banvit), la finalina per il terzo posto e la finale della prima edizione della Champions League domenica 30 alle 17.15 e 20.15 italiane (la sfida di campionato a Sassari è stata posticipata al 3 maggio ore 20.30).
In palio la Champions mette anche un buon bottino in denaro: per la quarta 60mila euro, la terza 80mila, la seconda 100mila e la vincitrice 340mila da sommare ai 160mila che le quattro finaliste hanno incamerato per essere arrivate in fondo.
