LA RASSICURAZIONE
La proroga nei termini auspicati non c'è stata, tuttavia la soluzione trovata sembra aver rassicurato almeno in parte i costruttori. «Aver stabilito che i lavori contabilizzati fino a fine 2023 saranno coperti dal Superbonus anche se non si sono raggiunti alcuni obiettivi legati a quella misura, prima fra tutte il miglioramento di due classi energetiche dell'edificio, evita situazioni gravose», sostiene il presidente Bertuzzo, che esemplifica: «Se il cantiere a fine 2023 è arrivato all'80% dell'obiettivo, quei lavori saranno tutti coperti dal Superbonus al 110%. Le nostre imprese prosegue riferendosi all'ambito regionale sono state prudenti nell'assumere impegni, hanno cioè calcolato tempi e capacità realizzative in rapporto alle scadenze. Hanno inoltre preferito operare delle scelte pur di garantire qualità di lavoro. Questi presupposti consentono ora di dire che in ambito Ance Fvg non si registrano situazioni particolarmente gravose».