La rinascita dei Verdi: «Alternativi alla Lega»

Venerdì 10 Gennaio 2020
CASTELFRANCO
I Verdi tornano nella Castellana. Già 11 le adesioni al nuovo circolo, ma in vista delle elezioni si preparano a una coalizione contro la Lega. «Castelfranco in questi anni si è ridotta sempre di più a un centro commerciale massacrando le piccole attività. Noi punteremo a renderla attrattiva sotto altri aspetti» affermano Alberto Freschi e Giovanni Colombo, entrambi attivi nei comitati locali per la tutela dell'ambiente. Durante il primo incontro ufficiale, si sono confrontati con altri cittadini. Erano presenti nuovi volti ed ex affiliati, tra i quali anche l'ex consigliere provinciale Massimo Falcoz. Solo qualche settimana fa i Verdi avevano firmato il manifesto di intenti scritto a più mani da forze politiche di centrosinistra (Pd e Lista Fiscon), comitati e associazioni, condividendo con loro la volontà di coinvolgere i cittadini e le idee ambientaliste e di sostenibilità. «Quella firma era una prima fase a cui erano state invitate tutte le forze politiche d'opposizione -spiegano Colombo e Freschi- Da quelle parole dovrà poi nascere un progetto politico e in merito a quello faremo le nostre valutazioni. In ogni caso noi faremo parte di una coalizione alternativa all'attuale amministrazione. La Lega in questi anni è andata controcorrente rispetto alla nostra visione politica e anche di città».
IL PROGRAMMA
Nel frattempo è stato stilato un programma di massima a forte connotazione ambientalista, a partire dalla volontà di ripristinare la commissione paesaggio in Comune, fino alle manovre antismog. «É importante che vengano posizionate in maniera stabile delle centraline Arpav sul territorio con la trasmissione settimanale dei risultati -afferma Colombo- Inoltre, per mitigare lo smog e anche per un fattore estetico, proponiamo la piantumazione di più alberi». Nell'ottica di una città più green, i Verdi punteranno anche alla pedonalizzazione di piazza Giorgione e a riprendere in mano la questione Pedemontana. «Negli anni 90 i Verdi avevano fatto in modo che la Pedemontana non fosse un'autostrada proponendo che si facesse una superstrada sui sedimi stradali già esistenti e gratuita -sottolinea Freschi- La Spv ha però le caratteristiche di un'autostrada e sta modificando il territorio». (lr)
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