URBANISTICA
ROVIGO Una corsa per arrivare a dare alla città, entro maggio,

Martedì 13 Marzo 2018
URBANISTICA
ROVIGO Una corsa per arrivare a dare alla città, entro maggio, un nuovo regolamento edilizio che mandi in pensione quello vigente obsoleto, inadeguato al nuovo modo di pensare e consentire lo sviluppo del territorio, che ormai pone più ostacoli che altro.
Non bastasse il lavoro che all'Urbanistica stanno facendo con i Piani degli interventi per la traduzione in fatti del Pat, è arrivato questo impegno che nasce dalla Conferenza Stato-Regioni che nel dicembre 2016 aveva fissato le 42 nuove definizioni delle parole e dei concetti che vengono usati nei regolamenti edilizi. Ne era venuto il compito per casa alle Regioni stesse di preparare il conseguente regolamento tipo, che poi i Comuni avrebbero usato come base sulla quale fare integrazioni legate alle specificità locali.
IL TAVOLO TECNICO
Il Veneto, pur dando assistenza tecnica, ha a sua volta demandato a un tavolo di esperti, sotto il controllo dell'Anci, formato dalle figure indicate dai sette capoluoghi di provincia. Nello specifico, per Rovigo è stato incaricato il funzionario dell'edilizia privata architetto Federico Pugina.
Dopo molti mesi di lavoro del tavolo, il regolamento è pronto e sta alle amministrazioni comunali decidere se adottarlo apportando le integrazione ritenute opportune. L'iter, però, ora deve essere molto celere, perché vi è una scadenza al 22 maggio, corrispondente ai 180 giorni previsti per arrivare all'approvazione in consiglio comunale, costituendo una variante al Pat. È possibile arrivare anche più tardi, però nelle intenzioni dell'amministrazione rodigina c'è quella di riuscire a fare presto per dare subito alla città uno strumento nuovo per agevolare gli interventi.
L'APPELLO
«Il nuovo regolamento edilizio - spiega l'assessore all'Urbanistica Federica Moretti - dà consistenza alle possibilità di riqualificazione degli edifici, in uso o abbandonati, così come aiuta la riqualificazione energetica e dunque il risparmio, nonché la qualità dell'edilizia stessa. Sarebbe bello che tutto il Polesine lo adottasse e in tempi brevi non solo per questi aspetti, ma anche perché creerebbe, salvo piccole differenze, anche una uniformità normativa che aiuterebbe imprese e professionisti».
I BENEFICI
Gli effetti del nuovo regolamento edilizio sono molti, proprio in virtù di quelle 42 nuove definizioni dette. Senza addentrarsi troppo nei dettagli, per fare un esempio, il concetto di altezza muta in base anche ai sistemi tecnici esistenti oggi, per cui un soffitto che non raggiunge i 2,70 metri, ma magari è a 2,40 come in pianterreni di vcchie case o nelle abitazioni rurali, potrebbe essere recuperato e reso abitabile o con interventi tecnici per la ventilazione adeguata, o con il cambio di serramenti particolari, anche con forme di incentivi.
L'INCONTRO
Proprio per parlare del regolamento, mercoledì 21 al teatro Don Bosco, dalle 14.45, ci sarà un incontro voluto dal Comune per gli ordini professionali e i tecnici, presenti l'assessore MOretti, l'ingegner Franco Bonesso dell'Anci Veneto, l'architetto Pugina, l'ingegner Gianni Stroppa dell'Ulss 5 e l'avvocato Alessandro Veronese. Il tutto per proseguire la linea voluta dall'assessore di confronto continuo con gli addetti ai lavori: proprio dai precedenti convegni sono arrivate proposte poi portate al tavolo regionale.
Luca Gigli
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