L'INDAGINE
ROVIGO I manager in Veneto? In moltissimi lavorano tra Verona e Vicenza,

Domenica 9 Dicembre 2018
L'INDAGINE
ROVIGO I manager in Veneto? In moltissimi lavorano tra Verona e Vicenza, quasi nessuno a Rovigo, sono soprattutto uomini e hanno più di 50 anni. È quanto emerge da un'analisi di Das, compagnia veronese di Generali Italia specializzata nella tutela legale. Su un totale di circa 7.100 manager attivi in regione, oltre un quarto lavora in provincia di Verona (26%, 1.805) e circa il 23% nel Vicentino. La terza provincia veneta per presenza di dirigenti d'impresa è Treviso (19%, 1.372), seguita a stretto giro da Padova (18%, 1.254). Più staccate Venezia (10%, 700) e Belluno (3%, 197), con Rovigo, come detto, fanalino di coda della graduatoria (2%, 122).
UOMINI IN TESTA
Nella regione quasi 9 manager su 10 (89%) sono uomini, con un'età in quasi due casi su tre (63%) superiore ai 50 anni, dati entrambi in linea con i trend nazionali. Alle poche donne va comunque la palma di dirigenti più giovani: il 56% è under 50. Secondo l'analisi di Das, frutto di una rielaborazione sui dati Istat 2016, il Veneto in termini assoluti è al quinto posto in Italia per numero di dirigenti d'impresa (7.081, 7% del totale nazionale, pari a circa 106.000 manager), preceduto solo da Lombardia (47.815, 45%), Lazio (16.279, 15%), Piemonte (9.538, 9%) ed Emilia-Romagna (9.483, 8,9%).
«Con sempre maggiore frequenza spiega Roberto Grasso, amministratore e direttore generale di Das i dirigenti sono chiamati in causa per responsabilità penali e civili di vario tipo. Il quadro è reso più complesso dall'introduzione di nuove normative, come ad esempio il Regolamento Europeo 679 del 2016 (General Data Protection Regulation, ndr) che introduce sanzioni amministrative fino al 4% del fatturato mondiale della società per le violazioni delle disposizioni sulla privacy». Su 220 sentenze esaminate a livello nazionale, relative ad azioni civili di responsabilità verso gli amministratori e riferite al periodo 2003 2013, quasi il 44% ha riguardato casi di violazione della diligenza e circa il 33% irregolarità contabili. Poco più di una sentenza su 4 (28%) ha avuto per oggetto casi di prosecuzione dell'attività dopo la perdita del capitale sociale e circa il 16% casi di conflitto di interessi. Meno rilevanza hanno avuto gli atti eccedenti l'oggetto sociale o i poteri (circa il 6% delle sentenze). Nel 40% delle sentenze è stata riconosciuta la responsabilità degli amministratori.
Giacomo Visentin
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