«Chiuderemo via Calatafimi per colpa degli ecovandali»

Giovedì 19 Settembre 2019
«Chiuderemo via Calatafimi per colpa degli ecovandali»
VIABILITÀ
ROVIGO Contro l'abbandono dei rifiuti in via Calatafimi nell'area della vecchia fornace, il Comune di Rovigo valuterà con il Settore Viabilità e Sicurezza la possibilità di chiudere fisicamente il tratto di strada interessato dagli abbandoni.
L'INTERPELLANZA
È arrivata dall'assessore Dina Merlo la risposta all'interpellanza presentata lo scorso 16 luglio dal consigliere comunale Antonio Rossini, che aveva raccolto le segnalazioni di alcuni cittadini sullo stato dell'area aggravato dalla calura estiva, spaventati dal timore che i rifiuti potessero essere tossici e nocivi per l'ambiente e la salute. Secondo una delle segnalazioni, ... il tratto maggiormente interessato dalle immondizie di via Calatafimi... va dal ponte del Traversagno parallelo al passante nord fino alle chiuse in fondo al Ceresolo... mucchi di immondizie si trovano ogni tanto lungo la scarpata della strada dalla parte verso la campagna... visto che la strada è stata vietata al traffico per via del fondo stradale in attesa di lavori la gente di notte ne approfitta per scaricare tutto e di più lungo la strada... ma sopratutto nel cortile della vecchia fornace dove ormai ci sono montagne di rifiuti tossici che nessuno ha mai bonificato... è uno spettacolo orrendo.
SOPRALLUOGHI
Alle segnalazioni e all'interpellanza, l'Amministrazione comunale ha risposto con l'incarico alla Polizia locale di svolgere le necessarie attività di indagine, i cui esiti - si legge nella risposta all'interpellanza del consigliere Rossini - verranno trasmessi alla Sezione Ambiente comunale competente per l'attivazione del procedimento amministrativo finalizzato alla rimozione dei rifiuti stessi. Da un primo esame visivo della situazione, svolto dal personale della Sezione Ambiente, è stato verificato che i rifiuti attualmente abbandonati nell'area indicata sono costituiti da materiale di risulta di cantiere edile (inerti, teli protettivi, bidoni di pittura, scatoloni di infissi, scarpe di sicurezza, ecc.) oltre ad alcune parti di mobilio. Se l'esito delle indagini della Polizia locale «consentirà di accertare eventuali responsabili - precisa nella risposta all'interpellanza l'assessore allo Sviluppo sostenibile Merlo -, il procedimento amministrativo sarà finalizzato a far sì che siano i responsabili a farsi carico della pulizia dell'area».
COSTI DELLA COLLETTIVITÀ
Se invece non sarà accertata alcuna responsabilità, «verrà dato incarico al gestore del servizio pubblico per la rimozione di tali rifiuti con costi a carico della collettività». Contro la pratica frequente dell'abbandono dei rifiuti in un'area dove l'assenza di abitazioni o attività impedisce qualsiasi presidio, e non essendo possibile attivare un servizio di vigilanza in ogni area locale nella stessa situazione, l'Amministrazione comunale ritiene quindi che «l'unica misura efficace possibile sia la chiusura fisica del tratto stradale interessato, di fatto già interdetto al transito».
Nicola Astolfi
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