LA SECONDA ONDATA
PORDENONE Letto dalla scrivania del sindaco, sarà il secondo

Giovedì 5 Dicembre 2019
LA SECONDA ONDATA
PORDENONE Letto dalla scrivania del sindaco, sarà il secondo periodo-chiave per testare le capacità dell'amministrazione di rivoluzionare il volto della città. Visto dal cruscotto dell'automobilista-tipo, appare come un'altra stagione da incubo. Tra meno di un mese Pordenone tornerà in sala operatoria: partiranno i lavori di viale Marconi e piazza della Motta, due cantieri che seppur lontani tra loro interesseranno (e parzialmente bloccheranno) zone chiave del capoluogo. E si vivranno altri mesi di disagi. Per questo nelle stanze del municipio si stanno studiando i correttivi per evitare la paralisi del traffico, che è già una piaga poco compatibile con una città di appena 50mila abitanti.
IL PIANO
È allarme rosso: viale Marconi fa parte del ring, la piccola tangenziale interna di Pordenone che serve ad attraversare la città; piazza della Motta è un grande parcheggio all'aperto, usato da lavoratori e visitatori. Da gennaio cambierà tutto: la strada sarà occupata dal cantiere per la riqualificazione del tratto di ring, mentre la piazza dovrà diventare un salotto. Nel breve, però, domineranno i disagi. Ecco perché il Comune, soprattutto su viale Marconi, ha in mente di istituire un ring alternativo al fine di minimizzare gli ingorghi. «Sicuramente - ha spiegato l'assessore Cristina Amirante - ci sarà un impatto sul traffico. Per questo penseremo a delle deviazioni in grado di circumnavigare il cantiere di viale Marconi. Si ipotizza ad esempio una specie di anello, con la svolta a destra su via Colonna per poi rientrare sul ring da via Molinari e il Centro studi. Un'altra svolta possibile sarà quella su viale della Libertà». Viale Marconi anche nella fase più intensiva del cantiere non sarà mai del tutto chiuso. Ci sarà la riduzione di una corsia, mentre sarà garantita la circolazione in senso inverso ai mezzi del trasporto pubblico. Ma le code ci saranno e il rischio è che il ring si blocchi sino a piazza Risorgimento e viale Dante. Per questo dovrà funzionare il by-pass ipotizzato dal Comune.
L'ALTRO NODO
In piazza Motta, con il cantiere posticipato a causa dell'esclusione della ditta Polese, da inizio gennaio la crisi riguarderà i parcheggi. Settanta stalli blu spariranno per lasciare spazio alla riqualificazione della piazza più alta della città. «Non li toglieremo tutti assieme - specifica Amirante - ma in tre fasi diverse». I primi spazi, però, scompariranno immediatamente, rendendo più difficile la sosta in centro. «Ma i cittadini dovranno abituarsi, perché da quando saranno finiti i lavori in piazza della Motta non ci sarà più la possibilità di parcheggiare l'auto», conclude l'assessore. La seconda stagione dei cantieri sarà un nuovo test, sia per la tenuta operativa della giunta Ciriani che per quella nervosa delle tante persone che ogni giorno affrontano le strade del capoluogo.
Marco Agrusti
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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