Crac a catena, famiglia a giudizio per hotel e società immobiliari

Martedì 24 Novembre 2020
IL CASO
PORDENONE Genitori, figlio e nuora a giudizio per una serie di crac a catena legati alle società del capofamiglia: le ipotesi di bancarotta fraudolenta patrimoniale e documentale contestate dal procuratore Raffaele Tito saranno approfondite al processo. Così ha deciso il gup Rodolfo Piccin nei confronti dell'avvocato Daniel Polo Pardise, 41 anni, residente a Treviso e iscritto all'Albo degli avvocati di Urbino; del padre Giuseppe Polo Pardise, 70 anni, avianese residente a Jesolo, della madre Gabriele Dorenburg, 75 anni, di Jesolo; infine di Manuela Modolo, 40, residente a Polcenigo, ma domiciliata a Treviso.
La famiglia è difesa dall'avvocato Luca Donadon. Per la bancarotta dell'Hotel Apollo sas di L&B Law & Business consulting, società fallita il 17 marzo 2017 e amministrata da Daniel Polo Pardise, sono chiamati a rispondere anche Giuseppe Polo Pardise e la Modolo. Secondo la Procura, l'omessa richiesta di fallimento avrebbe aggravato il dissesto (i debiti superavano 1,3 milioni) e sarebbero stati distratti 337mila euro. Vi è poi la parte relativa ai fallimenti della Immobiliare alberghiera Aviano e della Immobiliare dei Mille, di cui era amministratrice la Dorenburg. Entrambe sono state dichiarate fallite il 19 maggio 2015.
Secondo l'accusa, sarebbero state drenate liquidità alle varie società di famiglia e trasferito in modo graduale il patrimonio del capofamiglia alle altre società non ancora in crisi, proseguendo così l'attività alberghiera sia ad Aviano che a Jesolo. Sarebbe stato inoltre distratto il ramo d'azienda commerciale della Immobiliare dei Mille, che gestiva l'Hotel Aldebaran di Jesolo, così da sottrarre la struttura ricettiva alla curatela. Mentre nella L&B sarebbero confluiti beni della Immobiliare alberghiera Aviano: secondo la Procura un'operazione fittizia da 1,9 milioni. Le distrazioni riguardano un albergo-ristorante in via Dandolo a Jesolo, quattro appartamenti, la discoteca Splash e una sala giochi, sempre a Jesolo, a cui si aggiungono alcuni appartamenti. Ulteriori distrazioni per 473mila euro sono invece relative a terreni, appartamenti e diritti di proprietà a Jesolo e Aviano.
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