ECONOMIA
PADOVA Prolungare i tempi di restituzione dei finanziamenti garantiti contratti durante la pandemia. È l'appello di Assindustria Venetocentro per dare una mano alle imprese nella ripresa economica che non può esserci senza liquidità. Anche perché non siamo ancora fuori dall'incubo.
«Il prolungarsi della crisi sanitaria - afferma Marco Stevanato, vicepresidente di Assindustria Venetocentro per il credito, la finanza e il fisco - continua a incidere negativamente sulle attività di impresa e allontana per una parte di esse la ripresa. È quindi ancora fondamentale sostenerle, evitando che perdano stabilità economico-finanziaria e competitività: occorre creare i presupposti sulla base dei quali le imprese, una volta terminata l'emergenza sanitaria, abbiano le capacità, anche finanziarie, per rilanciare rapidamente la produzione, continuare ad investire e contribuire alla crescita economica del nostro territorio».
Entro fine giugno termineranno sia le moratorie, che hanno congelato quasi il 50 per cento dello stock di credito bancario concesso alle imprese (oltre 350 miliardi di euro sui 750 complessivi a fine 2020), sia le misure straordinarie applicate alle garanzie pubbliche (Fondo di Garanzia e Sace) che hanno favorito la concessione di operazioni a medio e lungo termine per oltre 190 miliardi di euro. La ricetta proposta dall'associazione degli industriale è di prorogare le moratorie di pagamento dei finanziamenti oltre il 30 giugno, riattivando la flessibilità regolamentare concessa dall'Autorità bancaria europea alle banche all'inizio della crisi economica ed estendere da sei a dieci anni la durata dei finanziamenti già concessi con il supporto delle garanzie pubbliche, per consentire alle imprese di diluire l'impegno finanziario su un arco di tempo più lungo.
«Nella manifattura - sottolinea - il tempo necessario a ripagare il debito finanziario è passato da una media di 2,2 anni nel 2019 a 4,8 anni nel 2020. Ecco perché è indispensabile consentire alle imprese di allungare i tempi di restituzione dei finanziamenti garantiti contratti per l'emergenza».
Silvia Moranduzzo
© riproduzione riservata
© RIPRODUZIONE RISERVATA PADOVA Prolungare i tempi di restituzione dei finanziamenti garantiti contratti durante la pandemia. È l'appello di Assindustria Venetocentro per dare una mano alle imprese nella ripresa economica che non può esserci senza liquidità. Anche perché non siamo ancora fuori dall'incubo.
«Il prolungarsi della crisi sanitaria - afferma Marco Stevanato, vicepresidente di Assindustria Venetocentro per il credito, la finanza e il fisco - continua a incidere negativamente sulle attività di impresa e allontana per una parte di esse la ripresa. È quindi ancora fondamentale sostenerle, evitando che perdano stabilità economico-finanziaria e competitività: occorre creare i presupposti sulla base dei quali le imprese, una volta terminata l'emergenza sanitaria, abbiano le capacità, anche finanziarie, per rilanciare rapidamente la produzione, continuare ad investire e contribuire alla crescita economica del nostro territorio».
Entro fine giugno termineranno sia le moratorie, che hanno congelato quasi il 50 per cento dello stock di credito bancario concesso alle imprese (oltre 350 miliardi di euro sui 750 complessivi a fine 2020), sia le misure straordinarie applicate alle garanzie pubbliche (Fondo di Garanzia e Sace) che hanno favorito la concessione di operazioni a medio e lungo termine per oltre 190 miliardi di euro. La ricetta proposta dall'associazione degli industriale è di prorogare le moratorie di pagamento dei finanziamenti oltre il 30 giugno, riattivando la flessibilità regolamentare concessa dall'Autorità bancaria europea alle banche all'inizio della crisi economica ed estendere da sei a dieci anni la durata dei finanziamenti già concessi con il supporto delle garanzie pubbliche, per consentire alle imprese di diluire l'impegno finanziario su un arco di tempo più lungo.
«Nella manifattura - sottolinea - il tempo necessario a ripagare il debito finanziario è passato da una media di 2,2 anni nel 2019 a 4,8 anni nel 2020. Ecco perché è indispensabile consentire alle imprese di allungare i tempi di restituzione dei finanziamenti garantiti contratti per l'emergenza».
Silvia Moranduzzo
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