Foti, vigile urbano di Rovigo da 33 anni, era segretario della Fiamma tricolore

Sabato 25 Settembre 2021
Foti, vigile urbano di Rovigo da 33 anni, era segretario della Fiamma tricolore
IL PERSONAGGIO
PADOVA «Non ne voglio parlare». Vigile urbano a Rovigo dal 1988, Francesco Foti, consigliere comunale di Barbona, destinatario di due ordini di custodia personale nell'operazione Candidopoli, ha scelto di chiudersi nel silenzio. Foti è stato indagato per violazione del Testo unico delle leggi per la composizione e la elezione degli organi delle amministrazioni comunali.
D'altro canto la notizia del suo coinvolgimento nell'inchiesta della Guardia di Finanza ha avuto particolare risonanza a Rovigo. Foti, molto noto nel capoluogo polesano, convinto sostenitore della castrazione chimica come pena per chi si macchia di pedofilia e promotore degli eventi legati alla Giornata nazionale contro la pedofilia, non è mai stato digiuno di politica: da giovane era stato segretario provinciale della Fiamma Tricolore. Fu candidato anche a presidente della Provincia nel 2004 e nel 2009.
Per anni, poi, era uscito di scena, salvo ricomparire nel panorama politico locale nel 2019, quando all'Hotel Cristallo di Rovigo, si è presentato al fianco del fondatore de L'altra Italia, Mino Cartelli per presentare il partito e la sua corsa a consigliere comunale sia a Calto, in Polesine, che a Barbona, nella Bassa Padovana.
Conosciuto per la sua militanza nei partiti di estrema destra, in quell'occasione spiegò come L'altra Italia nascesse sulle ceneri dell'Msi seguendo l'esperienza di Rauti, ispirandosi alla destra sociale.
Da Barbona a Lecce il partito aveva presentato un solo programma, senza alcun riferimento alle piccole realtà dove la lista aveva fatto capolino nelle Amministrative 2019.
E proprio in quell'occasione il fondatore Cartelli annunciò anche di aver denunciato cautelativamente Silvio Berlusconi per plagio, appropriazione indebita e millantato credito. L'ex premier, proprio all'epoca infatti, aveva lanciato un movimento che avrebbe affiancato Forza Italia e che era stato depositato al Mise con il nome di Altra Italia.
Il sindaco Edoardo Gaffeo, nonostante Foti, protagonista della vicenda sia dipendente del Comune da lui amministrato, taglia corto: «Non ho commenti, ovviamente. Per rispetto della magistratura e delle persone coinvolte».
M.L.
© riproduzione riservata
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci