VERSO LE EUROPEE
BELLUNO (Fefa) Anche Alessia Cerentin si presenta al prossimo

Mercoledì 22 Maggio 2019
VERSO LE EUROPEE
BELLUNO (Fefa) Anche Alessia Cerentin si presenta al prossimo appuntamento elettorale. É infatti la candidata alla europee per La Sinistra, una lista nata da un accordo tra Sinistra Italiana e Rifondazione comunista proprio per questo appuntamento. La politica a cui mira la candidata guarda al futuro. La montagna, i territori, l'ambiente e le nuove generazioni sono al centro dell'Europa. Alessia Cerentin ha 38 anni, insegnante e segretaria di Sinistra Italiana Belluno. É autrice con Paolo Perenzin, Alessandra Buzzo e Alberto Domenichini di un documento di denuncia/sostegno delle aree montane italiane nel quale si evidenzia l'importante tema della sanità, dell'acqua, del lavoro e della specificità della provincia interamente montana di Belluno, che è stato recepito a livello nazionale da Sinistra Italiana e considerato oggi un documento alla base per le politiche europee de La Sinistra.
IL PROGRAMMA
«Quello che La Sinistra si propone è di costruire un'Europa in cui le comunità locali sappiano creare un sistema individuando un nuovo rapporto col territorio. Quello che ha conosciuto la provincia di Belluno il 29 ottobre scorso racconta la candidata - è stato un dramma. 41 mila ettari di bosco completamente allettati: 2 milioni e mezzo di metri cubi di legname nella nostra provincia. Questo ha reso ancora più fragile un territorio che ha già i suoi problemi in termini di dissesto idrogeologico». Alessia Cerentin ne è convinta: «L'ecologismo è una sfida a 360 gradi per un nuovo modello di sviluppo economico. La possibilità di un territorio di sopravvivere al tema dei mutamenti climatici riguarda fortemente l'economia e il futuro delle generazioni che verranno afferma -. Le risorse sono una scelta politica e continuare a finanziare questo modello economico di sviluppo dei grandi centri commerciali, dell'uso irragionevole del cemento e lo sfruttamento del suolo raccontando che i posti di lavoro qui e ora sono la panacea a tutti i mali, è un modello superato». La candidata pensa ad una nuova classe dirigente, «di industriali che immaginino in maniera visionaria l'Italia come si muove, come si scalda e come si raffredda. Ed è su questo che punteremo come Sinistra: a sviluppare competenze anche in ambito universitario. Abbiamo straordinarie start up, ricercatori che non hanno diritto di cittadinanza, non ce l'hanno e vanno all'estero per portare le proprie idee, i propri brevetti, rinunciando al luogo di nascita che non gli propone alternative. Abbiamo il dovere di riconoscere al meglio i nostri talenti, per permettere a questi ragazzi di mettere in campo le loro competenze».
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