LAMON
Togliere ai lamonesi la strada imperiale romana da Altino ad Augusta attraverso il passo di Resia è come togliere loro l'anima e l'orgoglio di essere lamonesi. E il Tour de Friends è stata l'occasione per ribadirlo e per sentirsi parte di un territorio con una storia millenaria.
Venerdì la comunità si è sentita al centro non dell'Europa ma del mondo. L'occasione è stata il passaggio dei 450 cicloturisti appartenenti a 60 nazionalità, molti tedeschi. Una festa per la gente dell'Altopiano con una sua lingua, le sue tradizioni e l'orgoglio di appartenere, non a un paese di montagna qualsiasi ma a Lamon.
STORIA MILLENARIA
Sulle strade di questo comune è passata la storia di una civiltà millenaria. Ad organizzare la sosta con ristoro, con meccanici per biciclette, con prodotti locali come il pendolon fatto di fagioli Lamon Igp e di cibi preparati dagli alpini del gruppo Forte Leone-Cima Campo nelle loro cucine della sede di via Ferd erano in tanti. C'erano oltre all'amministrazione comunale, con sindaco in testa Ornella Noventa, che da insegnante ha il referato alla cultura, l'assessore al turismo Mariuccia Resenterra e l'assesore Corinna Largo con figlia Beatrice al buffet ad accogliere i ciclisti. Non dimentichiamo i componenti della Pro Loco, della Associazione Fea de Lamon, il Gruppo Folck Drio Le Pèchè con le dimostrazioni delle arti relative alla lana delle pecore di razza Lamon, dell'associazione Turismo Lamon, della Protezione Civle e del volontariati più vari e anche più individuale.
SPUNTO TURISTICO
A legare Lamon a Feltre il traguardo d'arrivo della quinta e ultima tappa, partita da Trento. Totale 60 chilometri di un percorso che ha visto impegnato anche il Coro Vece Voci che guarda caso era diretto da Giovanni Perenzin padre del sindaco di Feltre Paolo. Il Coro ha cantato pure Il tango del fasol. Che fasol c'è più fasol del Lamon? Il tutto offerto come un biglietto d'invito per ritornare sull'Altopiano e borgate. Così è stato il senso del Tour de Friends per chi era in piazza 3 novembre davanti o dentro al municipio di Lamon per la manifestazione ciclistica della Claudia Augusta Atlinate. Valerio Bertolio
© RIPRODUZIONE RISERVATA Togliere ai lamonesi la strada imperiale romana da Altino ad Augusta attraverso il passo di Resia è come togliere loro l'anima e l'orgoglio di essere lamonesi. E il Tour de Friends è stata l'occasione per ribadirlo e per sentirsi parte di un territorio con una storia millenaria.
Venerdì la comunità si è sentita al centro non dell'Europa ma del mondo. L'occasione è stata il passaggio dei 450 cicloturisti appartenenti a 60 nazionalità, molti tedeschi. Una festa per la gente dell'Altopiano con una sua lingua, le sue tradizioni e l'orgoglio di appartenere, non a un paese di montagna qualsiasi ma a Lamon.
STORIA MILLENARIA
Sulle strade di questo comune è passata la storia di una civiltà millenaria. Ad organizzare la sosta con ristoro, con meccanici per biciclette, con prodotti locali come il pendolon fatto di fagioli Lamon Igp e di cibi preparati dagli alpini del gruppo Forte Leone-Cima Campo nelle loro cucine della sede di via Ferd erano in tanti. C'erano oltre all'amministrazione comunale, con sindaco in testa Ornella Noventa, che da insegnante ha il referato alla cultura, l'assessore al turismo Mariuccia Resenterra e l'assesore Corinna Largo con figlia Beatrice al buffet ad accogliere i ciclisti. Non dimentichiamo i componenti della Pro Loco, della Associazione Fea de Lamon, il Gruppo Folck Drio Le Pèchè con le dimostrazioni delle arti relative alla lana delle pecore di razza Lamon, dell'associazione Turismo Lamon, della Protezione Civle e del volontariati più vari e anche più individuale.
SPUNTO TURISTICO
A legare Lamon a Feltre il traguardo d'arrivo della quinta e ultima tappa, partita da Trento. Totale 60 chilometri di un percorso che ha visto impegnato anche il Coro Vece Voci che guarda caso era diretto da Giovanni Perenzin padre del sindaco di Feltre Paolo. Il Coro ha cantato pure Il tango del fasol. Che fasol c'è più fasol del Lamon? Il tutto offerto come un biglietto d'invito per ritornare sull'Altopiano e borgate. Così è stato il senso del Tour de Friends per chi era in piazza 3 novembre davanti o dentro al municipio di Lamon per la manifestazione ciclistica della Claudia Augusta Atlinate. Valerio Bertolio
