La Bristot va controcorrente «Cambiare la mentalità»

Venerdì 5 Giugno 2020
LA POLEMICA
BELLUNO «C'è tutta una mentalità da cambiare». Annamaria Bristot, presidente del Consorzio Belluno Centro Storico, se la prende con tutti e con nessuno. Galleria Caffi è solo la punta di un iceberg. A capo del gruppo di commercianti delle piazze, proprietaria del negozio di caffè di via Psaro, Bristot vede due problemi oggi: la mancanza di liquidità delle persone e gli acquisti online. «Le gallerie non portano mai giro di persone, è frequente vedere un avvicendarsi continuo di negozi che aprono e chiudono in questi spazi delle città, si veda anche la galleria di via Psaro commenta -, ma per il centro storico in generale il problema è un altro. Abbiamo riaperto da poche settimane dopo due mesi e mezzo di chiusura, ora è il momento dell'euforia generale ma non dimentichiamoci che la gente è in difficoltà». Lungo la sua via, dove da anni ha la bottega del caffè con dolciumi e articoli da regalo, nelle ultime settimane hanno chiuso due attività. Una sulla piazza da diversi anni, una un po' da meno. Due negozi in meno, due vetrine sfitte in più. E allora ci si chiede cosa fare, come aggiustare il tiro per presentarsi al meglio davanti ad una estate di ritrovata libertà. C'è poco da fare, secondo Bristot, i negozianti ce la mettono tutta ma ora la palla passa alle persone. Le giovani generazioni con il pallino per l'online e l'acquisto compulsivo, facile e comodo in internet sono quella fetta di consumatori che oggi preoccupa. «La mia clientela è tutta di una certa età spiega -, amano il caffè buono con la moka. I giovani comprano cialde e capsule, qui non ci vengono. Mettiamoci una mano sulla coscienza, abbiamo visto tutti come la città sia triste con i negozi chiusi, aiutiamo quindi gli esercenti affinché possano continuare a tenere vive le piazze e i quartieri».
A.Tr.
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