Feltre-Primolano: sì alla ferrovia

Venerdì 6 Marzo 2020
Feltre-Primolano: sì alla ferrovia
FELTRE
Feltre e Primolano sempre più vicine: siglato l'accordo tra le Provincie di Belluno e Trento per lo studio di fattibilità che ha l'obiettivo di capire le alternative progettuali e l'impatto socio-economico che l'opera avrà sui territori coinvolti. Lo studio sarà condotto dai tecnici della regione autonoma ma finanziato per 200mila euro dal Fondo comuni di confine. Un'opera importante sul piano dei collegamenti che può essere una vera e propria risorsa per i nostri giovani che studiano in trentino ma anche per sviluppare ancora di più il territorio a livello turistico.
L'ACCORDO
È stato siglato nei giorni scorsi un protocollo d'intesa tra le Province di Belluno e di Trento per avviare uno studio di fattibilità relativo alla tratta ferroviaria Feltre-Primiero. Si tratta di una prima parte del progetto strategico di cui ormai si parla da tantissimi anni e denominato Treno delle Dolomiti - Ferrovia Bellunese Sud, finanziato dal Fondo Comuni di confine per 200mila euro. Secondo gli accordi, la Provincia di Trento elaborerà un approfondimento tecnico, con lo studio delle alternative progettuali e gli scenari socio-economici degli impatti possibili.
LE REAZIONI
«In questo modo potremo avere, dati alla mano, la possibilità di valutare l'utilità di un'infrastruttura che ho sempre ritenuto strategica per la parte bassa della provincia e per tutto il nostro territorio, che necessita di uscire dall'isolamento; il percorso, di fatto, è già iniziato a livello ferroviario, con l'elettrificazione della Conegliano-Ponte nelle Alpi-Belluno-Feltre e dovrà essere potenziato anche con interventi di allargamento della rete - commenta il presidente della Provincia di Belluno Roberto Padrin -. Lo studio di fattibilità analizzerà diversi tracciati possibili per quella che abbiamo sempre chiamato Feltre-Primolano, anche evidenziando pro e contro di ogni singolo itinerario. Quando avremo lo studio, non mancheranno incontri pubblici con la popolazione». Il processo di valutazione affidato alla Provincia di Trento sarà allargato anche oltre il segmento della Feltre-Primiero in quanto andrà a considerare i collegamenti con il Trentino-Alto Adige pensati per il Treno delle Dolomiti. «Si tratta di un'opera fondamentale, che consentirebbe il collegamento su rotaia a Trento e all'asse del Brennero - afferma il sindaco di Feltre e neo consigliere provinciale Paolo Perenzin -. Se realizzata in combinata con la prosecuzione dell'anello ferroviario previsto per la parte alta della provincia, consentirebbe di chiudere il percorso del Treno delle Dolomiti. Inoltre, consentirebbe un collegamento diretto Trento-Venezia attraverso Feltre e Treviso. Si tratta di un'opera fondamentale per avviare un cambio di paradigma nei sistemi di mobilità della nostra provincia, consentendo finalmente di completare la strategia del trasporto pubblico e di ridurre in maniera sensibile l'utilizzo dell'auto».
CICLOTURISMO
Favorevole alla realizzazione dell'opera anche il sindaco di Cesiomaggiore e vicepresidente dell'Unione montana feltrina Carlo Zanella, che spinge per un'accelerazione dei tempi dello studio di fattibilità, soprattutto in previsione di un rapido sviluppo cicloturistico. «Ritengo che la Feltre-Primolano sia il primo passo fondamentale per dare uno sbocco alla Valbelluna verso il Trentino-Alto Adige. Un'opera utilissima per vari motivi, due su tutti: abbiamo tanti giovani che studiano in Trentino, sia a livello di scuola superiore sia a livello universitario; poi, visto che stiamo investendo molto sulla dorsale della ciclabile Belluno-Primolano, credo che sarebbe indispensabile creare una dualità di trasporto. Lo abbiamo già condiviso con i rappresentanti della Fiab e siamo tutti d'accordo sul fatto che il collegamento ferroviario tra Feltre e Primolano sarebbe un incentivo per tutto il movimento cicloturistico. Abbiamo già condiviso anche con il presidente dell'Unione Montana Feltrina la necessità di un incontro tecnico-politico con la Provincia di Trento per cercare di accorciare il più possibile i tempi e per avere certezze sui cronoprogrammi. Abbiamo già avuto alcuni incontri con il presidente della Provincia di Trento, che ha sempre dimostrato grande disponibilità e si è detto favorevole al progetto».
Eleonora Scarton
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