FELTRE
Ha compiuto 30 anni il 28 marzo Samantha. Nessuna festa, nessuna torta.

Martedì 25 Maggio 2021
FELTRE
Ha compiuto 30 anni il 28 marzo Samantha. Nessuna festa, nessuna torta. La giovane che vive a Feltre, lavora in un'azienda di Lentiai, ora si trova in un letto d'ospedale tenuta in vita con nutrimento e idratazione artificiali. Era il 12 novembre scorso quando la sua vita è cambiata per sempre. Un incidente banale, la frattura a una gamba, l'operazione all'ospedale di Belluno. Tutto era andato bene, poi però una serie di eventi che l'hanno portata in coma irreversibile. «È sdraiata a letto - racconta la madre -. Io vado a trovarla quasi tutti i giorni. Le parlo e le chiedo scusa per tutto quello che sta subendo da ormai sei mesi. Se potesse capire la sua condizione attuale non so cosa penserebbe». È straziante la testimonianza della mamma feltrina. Arrivati a questo punto la famiglia ha voluto intraprendere il percorso per il fine vita, raccogliendo quella che era la volontà della figlia, ossia di non subire accanimento terapeutico. Ed invece il calvario è ancora in corso.
LA TESTIMONIANZA
«È il 12 novembre del 2020 racconta la donna -, mia figlia fa un banale intervento ad una gamba che si era fratturata a seguito di una caduta in casa. L'ospedale di Feltre, in quei giorni, non effettua interventi a causa della pandemia, e per questo l'operazione viene fatta al San Martino di Belluno». L'intervento è andato bene, tant'è che poco dopo Samantha viene dimessa ed inizia il suo percorso riabilitativo. Dopo quattro giorni però i primi segnali che qualcosa non stava andando bene. «Era giovedì ed a mia figlia inizia a gonfiarsi la gamba dell'intervento», prosegue. Da lì è stato un crescendo. Le condizioni della ragazza peggiorano progressivamente, le visite ai nosocomi della provincia si intensificano. «A una settimana dall'intervento, era l'una e mezza di notte, chiamiamo l'ambulanza e mia figlia viene ricoverata in medicina dove le viene riscontrata una polmonite bilaterale, non dovuta al Covid - dice la donna -. A causa della pandemia non potevo entrare a farle visita, ma ci siamo sentite al telefono e mi diceva che stava male. La sentivo affaticata, faceva fatica a parlare». Le condizioni peggiorano ancora, i polmoni collassano e la trentenne viene d'urgenza elitrasportata all'ospedale di Treviso dove di lì a poco giungeranno anche i genitori.
IL DRAMMA
Difficile dire cosa sia successo. Saranno gli approfondimenti che la famiglia farà tramite il suo legale, avvocato Davide Fent, a chiarire di chi siano, eventualmente, le responsabilità. Quello che è certo è che il cervello di Samantha è rimasto senza ossigeno e questo ha creato dei danni irreversibili. Quella ragazza piena di vita che la famiglia e gli amici conoscevano oggi non esiste più: da mesi è alimentata con sondino all'ospedale di Feltre, in un reparto non intensivo. «Lei era piena di pudore - ricorda la mamma -. Qualche anno fa si era fatta male e l'aiutavo a lavarsi, si vergognava di questo; le dicevo che le avevo cambiato il pannolino e non doveva certo imbarazzarsi». «Io devo dar voce a mia figlia, perché lei non può difendersi - dice il genitore -: per lei chiedo giustizia e che possa trovare pace».
UNA FAMIGLIA DISTRUTTA
La madre non ce la fa più. «Sto cercando di sfogare la rabbia che ho dentro in un diario. Ma non ce la faccio più. Non riesco a stare zitta e continuare a farmi andare bene tutto. È giusto che la gente sappia quello che è successo», racconta tra le lacrime. E prosegue spiegando come la vita è cambiata: «Fatico ad andare avanti tutti i giorni. Il fratello gemello di Samantha è distrutto e i due nipotini, figli della sorella più grande, continuano a farle dei disegni ed a chiedere quando la zia tornerà a trovarli. È una situazione insostenibile».
L'AZIENDA OSPEDALIERA
Contattata, l'azienda ospedaliera ha dichiarato che «vista la complessità e la delicatezza della questione, non riteniamo, al momento, di rilasciare nessuna dichiarazione».
Eleonora Scarton
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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