Dal Nevegal ai Pirenei: missione compiuta per Valerio Sani e Milena Dalla Piazza, secondo tabella di marcia. I due bellunesi partiti il 10 agosto dal Colle sono arrivati a Lourdes. E così è stata idealmente tracciata «La lunga via dei santuari», un percorso che unisce fede ed attività fisica e che punta ad intercettare i pellegrini devoti alla Madonna. «Questo itinerario racchiude molteplici significati - spiega Sandro Da Rold, componente della giunta esecutiva di Confindustria Belluno Dolomiti con delega al turismo - c'è quello religioso, perché Valerio e Milena non solo sono partiti da un Santuario, quello in Nevegal, dedicato alla Madonna di Lourdes e sono arrivati a Lourdes, ma hanno pernottato anche nei santuari che si trovano lungo il percorso. C'è quello medico, vista la condizione di trapiantato di rene di Valerio, che lo rende, un soggetto di particolare interesse per gli effetti di un'attività sportiva intensa sulla condizione fisica di chi subisce interventi così importanti». E poi c'è quello turistico perché la speranza dei due protagonisti e di Confindustria Belluno Dolomiti, che sostiene l'impresa con la sua agenzia AIT Dolomiti, è che il tracciat diventi un itinerario turistico. Insomma per Confindustria i 1600 chilometri percorsi in 23 giorni rappresentano un'occasione concreta per la promozione del nostro territorio.
I due maratoneti - 68 anni lui, 64 lei - si sono alternati nel percorrere 40 chilometri al giorno: chi non camminava portava l'auto che faceva anche da riparo in caso di maltempo.
«Oggi è una giornata spettacolare - sono le loro prime parole - il panorama è davvero mozzafiato». Avrebbero potuto arrivare a Lourdes tre giorni fa, ma il caldo era quasi insopportabile lungo la costa: «Abbiamo dovuto rallentare, decidendo di arrivare qui in mattinata proprio per godere appieno delle meraviglie che ci offre questo territorio». Poi la prima impressione sull'atmosfera che si respira in quello che è il terzo polo internazionale del cattolicesimo: «L'aria qui è davvero carica di spiritualità, si avverte la sofferenza, ma pure la fede e la speranza».
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I due maratoneti - 68 anni lui, 64 lei - si sono alternati nel percorrere 40 chilometri al giorno: chi non camminava portava l'auto che faceva anche da riparo in caso di maltempo.
«Oggi è una giornata spettacolare - sono le loro prime parole - il panorama è davvero mozzafiato». Avrebbero potuto arrivare a Lourdes tre giorni fa, ma il caldo era quasi insopportabile lungo la costa: «Abbiamo dovuto rallentare, decidendo di arrivare qui in mattinata proprio per godere appieno delle meraviglie che ci offre questo territorio». Poi la prima impressione sull'atmosfera che si respira in quello che è il terzo polo internazionale del cattolicesimo: «L'aria qui è davvero carica di spiritualità, si avverte la sofferenza, ma pure la fede e la speranza».
