VENEZIA - Sempre più persone sono a letto con l'influenza, che viaggia spedita verso il picco pandemico, in anticipo sulle previsioni.
CLASSI DECIMATE
Tanti piccoli a letto con la febbre significa anche classi decimate a scuola, inevitabile serbatoio di contagi. Ma perché tutti questi ammalati in anticipo? C'è una sorta di effetto rimbalzo. «Negli ultimi due anni, a causa del Covid, abbiamo portato le mascherine e tenuto il distanziamento. Rimedi che ci hanno protetto anche dall'influenza. Adesso non è più così», dicono Giovanni Carretta e Luigi Antoniol, direttori sanitario e amministrativo dell'Ulss 3 Serenissima. E Vittorio Selle, direttore del Dipartimento di Prevenzione, assieme a Stefano Vianello, direttore della Funzione territoriale, conferma: «La curva continua a salire. Durante la pandemia soprattutto i bambini non sono più stati esposti all'influenza ed è come se non avessero potuto stratificare la loro immunità di base». Dunque la fase pandemica è iniziata.
LE ARMI
Il vaccino è la prima arma per evitare di ammalarsi o quanto meno di ammalarsi in forma seria. «Siamo a 94.700 dosi somministrate in due mesi. Tra pochi giorni taglieremo il traguardo delle 100 mila dosi sulle 125 mila che ci sono state fornite e a cui abbiamo aggiunto un altro ordine da 7.500», continua Selle. Il primo punto di riferimento per la campagna restano i medici di medicina generale e i pediatri di libera scelta che hanno ricevuto la gran parte delle dotazioni (negli ultimi giorni sono alle prese con qualche problema di aggiornamento della registrazione informatica che consente di sapere il tempo reale quante vaccini sono richiesti e quanti ne vengono distribuiti).
I VIRUS
«In questo momento a circolare è il virus A nel sottotipo H3N2, ma è atteso anche il B. Il vaccino è tetravalente perché protegge contro tutti e quattro i ceppi», riprende Selle. Possono riceverlo gratuitamente: chi ha più di 60 anni, posto che dopo i 75 viene usato l'adiuvato e dopo gli 85 quello con principio attivo potenziato; le persone fragili per problemi di salute o disabilità; le categorie professionali a contatto col pubblico; i bambini tra i 6 mesi e i 6 anni; le donne in gravidanza. Fuori da questi target il vaccino può essere acquistato in farmacia. «Il picco per gli adulti è atteso per Natale e pertanto questi sono gli ultimi giorni utili per la migliore profilassi», sottolineano Selle e Vianello. Da non dimenticare, infine, la compresenza dell'influenza col Covid, che in tutta la provincia, secondo il bollettino regionale, ieri ha fatto registrare 799 nuovi contagiati (205 i ricoverati in ospedale). «Se si sta poco bene - spiegano dall'Ulss - è importantissimo fare il tampone perché questo è il primo elemento che permette di differenziare la diagnosi».