Fatte oltre 42mila vaccinazioni contro l'influenza, il picco atteso per Natale

Giovedì 8 Dicembre 2022 di Francesco Campi
Una vaccinazione antinfluenzale

ROVIGO - Sotto l’albero anche paracetamolo e termometro. A meno che non si ricorra al vaccino, scelta già compiuta da 42.648 polesani a fronte delle 57.800 dosi acquistate dall’Ulss 5 attraverso il bando di Azienda Zero. Come spiega il primario di Igiene e Sanità pubblica dell’Ulss 5 Federica Fenzi, «ci potremmo aspettare il picco durante le festività natalizie, in netto anticipo rispetto al solito, con un andamento della curva epidemiologica simile a quello del 2009». L’influenza “australiana” colpisce duro: come si evince dal rapporto della rete di sorveglianza Influnet, nella settimana dal 21 al 27 novembre l’incidenza è salita a 12,9 casi per mille abitanti rispetto ai 9,5 della settimana precedente.

E per i bambini i casi sono passati da 29,6 per mille a 40,8 per mille. Numeri già più alti dell’epidemia influenzale del 2009 e ancora più alti in Veneto. Nell’ultima settimana 79.810 casi con un’incidenza pari a 16,44 casi per mille abitanti, la più alta dal 2004. Per i bambini veneti fra 0 e 4 anni l’incidenza è di 45,72 casi per mille, per quelli fra 5 e 14 anni 37,29 , fra i 15 e i 64 anni 11,39.

CAMPAGNA RIUSCITA
Di fronte a una simile ondata, la miglior difesa è la prevenzione. Ovvero il vaccino. Come sottolineato dal direttore generale dell’Ulss Patrizia Simionato, «in Polesine ancora una volta abbiamo una buona risposta alla vaccinazione e anche un’ottima collaborazione fra tutti i soggetti coinvolti, medici di medicina generale, pediatri, operatori sanitari e farmacie». La dottoressa Fenzi ha evidenziato come «la campagna antinfluenzale ha preso le mosse nella seconda metà di ottobre ed è ancora in corso, quindi è presto per un bilancio definitivo, ma il trend è ottimo. I medici di medicina generale e i pediatri stanno facendo bene il loro compito, vaccinando moltissimo, circa il 90% delle dosi assegnate. Fra gli operatori sanitari nostri dipendenti siamo a una copertura del 20,8%, mentre fra gli ospiti delle Rsa al 48%».
La vaccinazione è raccomandata e gratuita per chi ha più di 60 anni, per le persone fragili, per le donne in gravidanza, per i bambini dai 6 mesi ai 6 anni, per i caregiver e per i lavoratori in ambito sanitario. Il direttore dell’Unità operativa complessa di Assistenza farmaceutica territoriale dell’Ulss, Roberta Rampazzo, ha spiegato come «da quest’anno per la popolazione esente c’è anche il contributo delle farmacie, 39 quelle che hanno aderito in Polesine. Hanno ricevuto circa duemila dosi e stanno vaccinando speditamente, a oggi circa 240 somministrazioni. Possono vaccinare anche i non esenti a pagamento».
Il direttore dei Servizi sociosanitari Marcello Mazzo, pone l’accento sul «grande sforzo che stanno facendo tutti, ma anche sull’organizzazione dell’Ulss, perché tutto questo è frutto di un lavoro indefesso in un momento grande criticità, per cui mi sento di ringraziare gli operatori di questa azienda, ricordando come ancora una volta questo territorio dimostri grande sensibilità in quello che è un gesto di autotutela, ma anche di tutela verso la comunità. Vaccinarsi è importante per la promozione della salute e la prevenzione. Non è pericoloso e può essere fatto anche in concomitanza con il vaccino anti Covid».

IL COVID-19
Già, il Covid. Perché mentre l’influenza si diffonde, il Covid non ha smesso di farlo. Il Polesine, secondo l’analisi del matematico Giovanni Sebastiani del Cnr, resta la provincia con il più alto numero di contagi settimanali in rapporto alla popolazione: 900 ogni centomila abitanti, seppur in calo rispetto alla settimana precedente. Anche ieri il bollettino di Azienda Zero riportava 329 nuovi contagi in provincia nelle ultime 24 ore. Con il numero di polesani con positività in corso pari a 3.469. I ricoverati sono saliti dai 73 della scorsa settimana a 84, 5 dei quali in terapia intensiva, 3 a Rovigo e 2 a Trecenta. A Rovigo ci sono poi altri 35 pazienti nei vari reparti, a Trecenta altri 20 in Area medica e semintensiva e 6 in ospedale di comunità, ad Adria 14 nei reparti e 3 in ospedale di comunità. Un ricoverato anche alla Casa di cura di Porto Viro.

Ultimo aggiornamento: 08:51 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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