Uno store Feltrinelli nel futuro M9? Per ora non ci sono decisioni in merito, un domani si vedrà. Lo afferma il guppo Feltrinelli che conferma in via informale di aver fatto degli scouting, delle esplorazioni, e di aver tenuto degli incontri con l'M9, ma di non aver attualmente concretizzato un accordo, e quindi «al momento non è previsto uno spostamento del punto vendita La Feltrinelli dal centro commerciale Le Barche».
Ma la porta evidentemente è apertissima. La Fondazione di Venezia e Polymnia dal canto loro «si augurano che aziende innovative come Feltrinelli guardino con interesse a Mestre e agli spazi innovativi ed eleganti di M9 a vantaggio della città e dei suoi cittadini». Giampietro Brunello, presidente della Fondazione, e Valerio Zingarelli, amministratore delegato di Polymnia, ribadiscono che «il progetto M9 porterà al centro di Mestre un distretto innovativo integrato nel tessuto urbano dove cultura, commercio, eventi e tecnologie di avanguardia offriranno una importante opportunità di sviluppo, diventando un punto di riferimento nazionale e internazionale».
La libreria Feltrinelli è legata a Mestre da una tradizione più che ventennale, aveva aperto i battenti a maggio del 1996 in concomitanza con l'inaugurazione del centro Le Barche, il vecchio supermercato Coin completamente ristrutturato e trasformato in centro commerciale, occupando il quarto piano, e un anno dopo il Gruppo si era installato anche al terzo con il marchio di prodotti musicali Ricordi, per riunire qualche anno dopo libri e dischi all'ultimo piano dell'edificio dove c'è anche un bistrot.
Per il momento, dunque, lo store ha deciso di rimanere nella sede storica, cosa che rasserena quanti in città sono preoccupati, a seguito degli incontri che l'M9 ha avuto sin dall'anno scorso con varie attività del centro, che la nuova parte commerciale del Museo finisca per cannibalizzare altri spazi economici di Mestre. In proposito Brunello e Zingarelli dicono che «M9 non va in concorrenza con le realtà commerciali cittadine bensì in sinergia e con l'obiettivo di diventare una dinamica vetrina di novità e di proposte in linea con la sua mission». (e.t.)
Ultimo aggiornamento: 16:29
© RIPRODUZIONE RISERVATA Ma la porta evidentemente è apertissima. La Fondazione di Venezia e Polymnia dal canto loro «si augurano che aziende innovative come Feltrinelli guardino con interesse a Mestre e agli spazi innovativi ed eleganti di M9 a vantaggio della città e dei suoi cittadini». Giampietro Brunello, presidente della Fondazione, e Valerio Zingarelli, amministratore delegato di Polymnia, ribadiscono che «il progetto M9 porterà al centro di Mestre un distretto innovativo integrato nel tessuto urbano dove cultura, commercio, eventi e tecnologie di avanguardia offriranno una importante opportunità di sviluppo, diventando un punto di riferimento nazionale e internazionale».
La libreria Feltrinelli è legata a Mestre da una tradizione più che ventennale, aveva aperto i battenti a maggio del 1996 in concomitanza con l'inaugurazione del centro Le Barche, il vecchio supermercato Coin completamente ristrutturato e trasformato in centro commerciale, occupando il quarto piano, e un anno dopo il Gruppo si era installato anche al terzo con il marchio di prodotti musicali Ricordi, per riunire qualche anno dopo libri e dischi all'ultimo piano dell'edificio dove c'è anche un bistrot.
Per il momento, dunque, lo store ha deciso di rimanere nella sede storica, cosa che rasserena quanti in città sono preoccupati, a seguito degli incontri che l'M9 ha avuto sin dall'anno scorso con varie attività del centro, che la nuova parte commerciale del Museo finisca per cannibalizzare altri spazi economici di Mestre. In proposito Brunello e Zingarelli dicono che «M9 non va in concorrenza con le realtà commerciali cittadine bensì in sinergia e con l'obiettivo di diventare una dinamica vetrina di novità e di proposte in linea con la sua mission». (e.t.)
