Speedline, 600 verso il licenziamento, summit con Regione e Mise. Sindacati: «La proprietà deve incontrarci, non delegare consulenti».

Giovedì 9 Dicembre 2021
Assemblea lavoratori alla Speedline
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VENEZIA - I sindacati di categoria hanno partecipato all'incontro sulla situazione della Speedline di Santa Maria di Sala presso l'unità di crisi della Regione Veneto alla presenza dell'assessore al lavoro Elena Donazzan e il Ministero dello Sviluppo Economico in collegamento con Stefano D'Addona. Sul tavolo, come noto, ci sono lo spostamento dello stabilimento all'estero e ben 600 licenziamenti.  All'incontro hanno presenziato anche città metropolitana di Venezia, sindaco di Santa Maria di Sala e Confindustria Venezia. Per Cgil, Cisl e Uil «continua a mancare la proprietà che ha delegato nuovamente la referente risorse umane di Speedline e gli advisor presenti in collegamento da remoto. Abbiamo ribadito la nostra richiesta di parlare con la proprietà. Gli svizzeri di Ronal ci devono ascoltare e devono assumersi le proprie responsabilità.

Non siamo disponibili ad un confronto con consulenti che hanno un mandato chiuso e limitato».

Con Donazzan e il Mise si è fatto il punto della vicenda e «si lavorerà insieme per costruire una proposta da fare che possa dare un futuro all'azienda». Le Rsu, nel frattempo, «hanno pianificato la dichiarazione di sciopero suddivisa su giornate e per reparti» e stanno organizzando «una manifestazione dei dipendenti di Speedline per la mattinata del 19 dicembre a Santa Maria di Sala».

È stata breve inoltre la riunione nella sede di Veneto Lavoro, oggi a Mestre. Elena Donazzan ha constatato l'impossibilità di dar seguito all'incontro, stigmatizzando l'assenza del Gruppo Ronal, proprietario di Speedline, e chiedendo al Mise una rapida convocazione in presenza presso la sede ministeriale dei rappresentanti aziendali.    «A fronte dell'ipotesi concreta di chiusura di uno stabilimento strategico per il contesto economico e produttivo regionale e nazionale che, direttamente e indirettamente, coinvolge un migliaio di lavoratori, mi sarei aspettata la partecipazione dell'amministratore delegato - commenta l'assessora Donazzan -. Scelte aziendali di tale impatto vanno discusse e approfondite al fine di individuare soluzioni industriali e occupazionali che consentano di preservare e valorizzare il patrimonio produttivo e di competenze di un intero territorio coinvolto.  Il contesto veneto è abituato al confronto strutturato e maturo, quanto schietto, con le varie realtà multinazionali. Il caso Ideal Standard ne è un esempio. Ma ciò che non deve venir meno è la correttezza, l'onestà intellettuale e, soprattutto, la responsabilità sociale nelle scelte assunte». 

Ultimo aggiornamento: 16:50 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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