SANTA MARIA DI SALA - E adesso cercano pure di portar via i cerchioni prodotti dalla Speedline.
Durante la notte tra sabato e domenica, una banda di ladri composta da tre persone, tutte straniere, dopo avere eluso i sistemi di sorveglianza, è riuscita ad entrare nell’azienda e asportare un importante quantitativo di cerchioni per auto nuovi di zecca. I predoni, dopo aver caricato all’interno di un furgone la refurtiva, sono riusciti ad allontanarsi indisturbati a bordo del loro mezzo, dirigendosi verso il casello di Dolo-Mirano. Molto probabilmente, come da prassi ormai consolidata, le loro intenzioni erano quelle di guadagnare più in fretta possibile la frontiera per riuscire a fare giungere la merce nei disinvolti mercati dei paesi dell’est Europa, dove sarebbe stata posta in vendita a prezzi più o meno stracciati. Tutto sarebbe avvenuto secondo i loro piani, se non fosse stato per i sospetti di una pattuglia di Carabinieri della Riviera del Brenta che stava effettuando servizio notturno in quella notte.
I due militari, al passaggio del furgone, hanno notato che la carrozzeria del mezzo era molto abbassata.
Con ogni probabilità a causare tale effetto erano le sospensioni del mezzo, poste sotto pressione dell’abbondante carico. Una volta bloccati, i tre non sono stati in grado di dare alle forze dell’ordine una spiegazione convincente circa il possesso della merce. I marchi impressi nei cerchioni per auto hanno subito portato i militari alla Speedline di Santa Maria di Sala, lontana dal luogo del fermo solo pochi chilometri. Una volta accertato il furto, i tre sono stati fermati e dopo avere passato l’intero weekend in guardina, lunedì sono apparsi in Tribunale a Venezia per il processo per direttissima. Il giudice li ha giudicati colpevoli di furto e ha erogato una condanna a undici mesi di carcere ciascuno, ma anche la loro scarcerazione immediata. Ma, almeno, tutta la merce rubata, del valore di svariate migliaia di euro, è stata restituita alla Speedline.