Speedline, produzione verso l'estero: a rischio 605 posti di lavoro

Venerdì 3 Dicembre 2021
I dipendenti della Speedline
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SANTA MARIA DI SALA (VENEZIA) - La Speedline di Santa Maria di Sala (Venezia), eccellenza dell'automotive del Veneto, potrebbe chiudere. La multinazionale svizzera Ronal sarebbe in procinto di annunciare lo stop della produzione nello storico stabilimento veneziano che produce cerchi in lega per auto per spostare le attività in Polonia e Spagna entro il 2022. A rischio 605 posti di lavoro. La notizia è un fulmine a ciel sereno ed è rimbalzata da Roma, sponda Confindustria. Un incontro con i sindacati potrebbe essere convocato nei prossimi giorni, forse il 9 dicembre. La chiusura dovrebbe avvenire entro il prossimo anno e le attività dal Veneziano dovrebbe essere trasferite in Polonia e in Germania. La conferma arriva dal sindaco di Venezia Luigi Brugnaro che ha annunciato ieri la notizia nel corso di un convegno a Ca' Foscari: «Abbiamo saputo che la fabbrica di Santa Maria di Sala potrebbe essere chiusa. È una notizia molto triste per il nostro territorio che rischia di perdere una delle sue eccellenze.

Sono molto molto preoccupato e farò di tutto per cercare una soluzione a questa possibile crisi», riferisce il primo cittadino lagunare e leader del partito Coraggio Italia: «Non ci ho dormito la notte, 600 persone più l'indotto forse sono a rischio, sarebbe un colpo durissimo se fosse vero. Ora dobbiamo cominciare a capire cosa vuole fare la Ronal - avverte il sindaco -. Il tema generale è l'attrattività del nostro Paese, rischiamo la deindustrializzazione. Di sicuro questo è un campanello d'allarme forte, bisogna rimettere mano seriamente alla politica industriale del Paese. Non basta rintuzzare la crisi energetica, calmierare le bollette, le energie rinnovabili. Dobbiamo agire tutti insieme come sistema Paese, dobbiamo fare una grande alleanza sui temi veri».


PASSAGGI DI MANO

La possibile chiusura della Speedline arriva proprio dopo l'annuncio di definitiva chiusura dopo anni di proteste e scioperi della Whirpool di Napoli, 320 addetti, e arriva dopo altri stop annunciati in Veneto come nel resto dell'Italia. La Speedline è stata fondata nel 1976 e lanciata definitivamente nel 1987 dall'imprenditore veneziano Giancarlo Zacchello. Ronal è entrata in scena nel 2007 dopo anni di crisi subentrando al gruppo bergamasco Mazzucconi che a sua volta l'aveva rilevata dalla multinazionale Usa Amcast. Ha una capacità produttiva di 1,2 milioni di ruote all'anno ma la crisi avrebbe rallentato i ritmi di produzione e oggi il fatturato dell'azienda veneziana si aggirerebbe sui 100 milioni di euro e si registrerebbero perdite attorno ai 20 milioni all'anno. «Non abbiamo notizie sulla Speedline, certo è che se si muove il sindaco Brugnaro, sempre molto attento a quello che accade nel nostro territorio, allora vuole dire che qualcosa di serio potrebbe accadere - commenta Vincenzo Marinese, presidente di Confindustria Venezia Rovigo - temo che possa essere un problema di competitività. La Spagna ha costi del lavoro più bassi di quelli italiani di quasi il 10%, la Polonia ha molte zone economiche speciali che offrono alle imprese vantaggi fiscali che hanno attirato anche migliaia di imprese italiane, noi imprenditori del Nordest e d'Italia dobbiamo invece fare i conti con costi dell'energia sempre più alti e una tassazione sul lavoro che è la più alta d'Europa. Qui c'è in gioco il nostro settore dell'automotive ma non solo. Per questo stiamo spingendo per avviare finalmente la zona logistica semplificata e rafforzata di Venezia e del Polesine, la nostra Zes, al più presto. Purtroppo il Ministero per il Sud, competente in materia, non ci dà risposte».
Ronal in Italia controlla anche la App-Tech di Mestrino (Padova), 70 addetti, acquisita nel 2016 e la Speedline Truck di Presezzo (Bergamo), 12 addetti.

Ultimo aggiornamento: 4 Dicembre, 10:39 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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