SANTA MARIA DI SALA - Accordo raggiunto. Continuità produttiva e reindustrializzazione del sito produttivo di Santa Maria di Sala sono i pilastri dell'intesa raggiunta ieri pomeriggio tra i sindacati di Categoria e la multinazionale svizzera Ronal, proprietaria di Speedline, al termine del vertice convocato a Roma dal Mise al quale hanno partecipato tutti i rappresentati delle istituzioni locali coinvolte nella trattativa, Regione Veneto, Città Metropolitana di Venezia e Comune di Santa Maria di Sala.
GLI IMPEGNI
Il gruppo svizzero si è infatti impegnato a individuare un nuovo acquirente che garantisca la continuità occupazionale, a mettere a disposizione del futuro investitore gli impianti e i macchinari dello stabilimento, includendo i marchi di proprietà di Ronal Speedline e Speedline Corse, prodotti per i brand di alta e altissima gamma quali Ferrari, Maserati, Lamborghini, Aston Martin, Mc Laren e Jaguar. L'intesa impegna Ronal anche ad implementare le operazioni organizzative indicate dalle parti sindacali per rendere più efficiente lo stabilimento di Tabina. All'incontro di ieri hanno partecipato anche l'advisor di parte sindacale (Fondazione Ergo) e Confindustria Venezia. Mi ritengo molto soddisfatto del risultato raggiunto commenta Mattero Masiero, segretario Fim Cisl Venezia -. Si chiude il primo tempo di una partita difficilissima e abbiamo spinto Ronal a dichiarare la propria disponibilità alla vendita. Ora dobbiamo capitalizzare quanto fatto fino ad oggi e lavorare insieme per costruire il futuro dell'azienda con un nuovo investitore che voglia credere in questo progetto. Ritengo che quello appena siglato sia un buon accordo sottolinea Manuela Musolla, segretaria provinciale Fiom Cgil -. Per le condizioni date abbiamo fatto tutto il possibile per allungare le prospettive lavorative di tutti i dipendenti, lavoratori somministrati e dell'indotto. Elemento fondamentale è l'impegno di Ronal di non agire unilateralmente per ridurre il personale ed inoltre abbiamo gettato ottime basi per un potenziale investitore. Ora l'intesa tra le parti dovrà essere approvata dall'assemblea dei lavoratori.