Speedline, bloccata la fabbrica. Anche Confindustria boccia Ronal: «Metodi inaccettabili».I licenziamenti sono 600

Mercoledì 8 Dicembre 2021
Operai della Speedline davanti ai cancelli dell'azienda
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VENEZIA - Ronal conferma con una nota la chiusura entro il 2022 dello stabilimento veneziano di Tabina di Santa Maria di Sala della controllata Speedline, 600 dipendenti verranno licenziati. Negativa le reazioni della politica veneta, che in coro chiede l'intervento immediato del governo, e anche della Confindustria di Venezia Rovigo: «Comportamento scorretto».
La multinazionale con base in Svizzera spiega la sua posizione con un comunicato ufficiale dopo che l'annuncio ai sindacati era arrivato dai suoi consulenti lunedì scorso: «Risultati sempre più negativi e non più sostenibili, la produzione cesserà entro 9-12 mesi.

A Tabina rimarrà una sede dedicata ad attività di laboratorio per i test di campionatura, lo sviluppo di prodotto, oltre a funzioni di supporto locali a servizio dell'intero gruppo». Un presidio da una decina di addetti. Poi la precisazione che sa di sberleffo: «Il gruppo Ronal è aperto al dialogo con le parti sociali al fine di considerare le possibili soluzioni volte a limitare al massimo l'impatto sociale sul territorio. Ciò è testimoniato anche dalla scelta della capogruppo di informare le parti coinvolte con il massimo anticipo possibile». Insomma, non c'è trattativa. E sarà difficile che qualche manager di Ronal ci metta la faccia, mentre secondo i sindacati l'Ad della multinazionale avrebbe già diffuso una lettera a tutte le altre fabbriche del gruppo per spiegare la chiusura di Tabina.


MOBILITAZIONE

Una conferma che manda in fibrillazione le istituzioni locali e mobilita la politica veneziana, che chiede l'intervento del governo. «Non posso accettare che un'azienda dica me ne vado dalla sera alla mattina e non si presenti nemmeno all'incontro in cui deve annunciare 600 licenziamenti in tronco in piena crisi Covid e prima di Natale - avverte il presidente dell'associazione di Venezia e Rovigo Vincenzo Marinese, che ieri ha partecipato all'incontro al Tronchetto con i sindacati -. Ci sentiamo non solo in imbarazzo, ma anche molto a disagio nel difendere la Ronal in questa trattativa che mette in gioco anche altri 200 lavoratori dell'indotto. Sappiamo che è un problema di costi, faremo di tutto per far cambiare idea alla multinazionale svizzera». Il comunicato dei sindacati dopo l'incontro col sindaco di Venezia Luigi Brugnaro e quello di Santa Maria di Sala Nicola Fragomeni certifica una situazione gravissima e bolla il comportamento della Ronal come «inaccettabile». «I sindaci della città metropolitana si sono messi a disposizione per sostenere tutte le iniziative possibili per dare visibilità a questa situazione - sottolineano Fim Cisl e Fiom Cgil, che annunciano anche il presidio della fabbrica e scioperi a scacchiera -. I vertici di Ronal continuano a non parlare con noi. Se il gruppo pensa che il confronto si possa fare con advisor e studio legale, si sbaglia! L'ultima notizia è che il ceo di Ronal sembra aver inviato a tutti gli stabilimenti del gruppo, ad esclusione della Speedline, una comunicazione in cui conferma la sua volontà di chiudere il nostro sito produttivo. Una scelta scellerata, che marca ancora una volta la decisione di isolarci dal resto del gruppo. Continuano a definirla una decisione difficile, ma non sembrano aver il coraggio di assumersene la responsabilità. Lo fanno accusandoci di essere in perdita e contemporaneamente sostenendo che il mercato italiano rimane strategico per il gruppo. Per noi il punto fermo è salvaguardare questa impresa e i posti di lavoro». La Fiom nazionale incalza: «L'atteggiamento governo di mero osservatore mette a repentaglio un intero sistema industriale». Sconcertato il presidente della Camera di Commercio di Venezia Rovigo Massimo Zanon: «I costi alti della produzione non possono più essere il pretesto per la Speedline di chiudere, lasciare a casa oltre 600 lavoratori e svendere l'ingegno e l'innovazione tecnologica che hanno fatto di essa una realtà industriale strategica».

Ultimo aggiornamento: 9 Dicembre, 09:37 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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