Spaccate ai negozi tempo scaduto per i rimborsi. «I raid continuano, estendere il bonus anche per il 2024»

La richiesta del consigliere comunale del Partito democratico Emanuele Rosteghin alla Giunta

Mercoledì 31 Gennaio 2024 di Fulvio Fenzo
Spaccata al negozio Esporti di Mestre

MESTRE - I tempi del bando sono scaduti, ma le spaccate non sono finite, anzi, tra Mestre e Marghera sono riprese a più non posso nelle ultime settimane. E, di quei 200mila stanziati un anno fa dal Comune per venire incontro ai commercianti ed altre realtà rimaste vittima dei raid dei ladri, devono esserne rimasti parecchi, visto che a farsi avanti sono stati davvero in pochi. Per questo, visto che la situazione di emergenza non è terminata, il consigliere comunale del Partito democratico Emanuele Rosteghin chiede alla Giunta di correre subito ai ripari estendendo anche al 2024 la possibilità di chiedere un contributo al Comune per i danni subiti e certificati. «Ma non solo - aggiunge il consigliere - l'amministrazione comunale potrebbe fare anche da "massa critica" per strappare condizioni più vantaggiose per i commercianti della città che intendono assicurarsi».

LA RICHIESTA
Il provvedimento approvato dalla Giunta Brugnaro all'inizio del febbraio scorso copriva infatti le attività economiche e le associazioni sportive e culturali i cui locali, situati nel territorio comunale, avessero subito nel triennio che va dall'1 gennaio 2021 fino al 31 dicembre 2023 dei danni materiali legati ad atti vandalici, come nel caso delle spaccate alle vetrine. «Il bando è dunque evidentemente scaduto - commenta Emanuele Rosteghin -, mentre la situazione è ancora emergenziale.

Dall'1 gennaio scorso, infatti, chiunque abbia già subito uno di questi raid, o purtroppo ne rimarrà vittima, non potrà più chiedere alcun rimborso al Comune». Le cronache del mese che sta per finire, però, sono già lastricate di vetrine sfondate con i chiusini dei tombini: la prima dell'anno risale alla notte tra l'1 e il 2 gennaio al market cinese all'angolo tra via Col di Lana e via Passo Buole, nel rione Piave, passando per il negozio l'Arca di Noè di piazzale Rossarol, il bistrot "La Piazza" vicino al municipio e il bar "Canal" di via Canal (tutti a Marghera), passando poi a Venezia con la spaccata ai danni della Tabaccheria Toso in sestiere San Marco, zona Rialto, e per finire con un mini market in via Monte Nero e il negozio El Fontego di via Aleardi, di nuovo a Mestre. E queste sono solo le attività con le vetrine sfondate, alle quali si aggiungono i casi di serrature forzate che sono ormai innumerevoli, il più delle volte nemmeno denunciate dai commercianti.


Il tutto mentre buona parte dei 200mila euro stanziati dal Comune sarebbero ancora nelle casse di Ca' Farsetti visto che, alla fine del novembre scorso, erano arrivate solo 15 richieste di rimborso (chi è già assicurato non può infatti richiederlo), di cui le prime sei erano state liquidate complessivamente con tremila euro. Il contributo dell'Amministrazione per il danno non coperto da garanzia o polizza assicurativa è pari al 50% delle spese documentate e viene riconosciuto fino ad un massimo di duemila euro.
«Insomma - riprende Rosteghin - il problema è tutt'altro che risolto e pertanto chiediamo che questa importante agevolazione possa venir prorogata, puntando tra l'altro a venire incontro ai negozi di vicinato che sono la ricchezza della città. Ma chiediamo anche che il Comune si faccia inoltre promotore di trovare, tramite evidenza pubblica, una o più Compagnie assicurative che siano disposte ad assicurare direttamente i cittadini, le imprese o le associazioni di fronte a danni derivanti da furti o tentati furti e "spaccate", ovviamente poi lasciando al singolo di scegliere se e con chi assicurarsi. Come vice presidente della commissione Attività produttive del Comune di Venezia ne chiederò la discussione in una delle prossime sedute» conclude Emanuele Rosteghin.
 

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