Il giallo

Riprese le ricerche di Giulia e Filippo: i carabinieri setacciano il Cansiglio e il Brenta. L'auto intercettata di notte in provincia di Belluno. Gli investigatori: «Priorità è trovarli vivi»

Filippo Turetta era un amante della montagna e potrebbe essersi diretto nel bosco. Si cerca una Fiat Grande Punto nera

Martedì 14 Novembre 2023

Naviglio del Brenta, nessuna traccia dei ragazzi

Si sono concluse nel pomeriggio di oggi, 14 novembre, le ricerche effettuate dai vigili del fuoco, su richiesta dei carabinieri, lungo il Naviglio del Brenta. Con imbarcazioni hanno scandagliato il corso d'acqua prestando particolare attenzione agli argini e nel primo pomeriggio si è alzato in volo anche l'elicottero dei pompieri per perlustrare l'area dall'alto.

Le ricerche sono terminate senza aver trovato alcuna traccia di Giulia Cecchettin e Filippo Turetta, i due studenti universitari scomparsi da sabato sera.

Gli investigatori: "Vivi fino a prova contraria"

«C'è solo una priorità in assoluto; trovare i due ragazzi vivi». Lo ha detto all'Ansa un investigatore che partecipa alle ricerche, ininterrotte, di Giulia Cecchettin e Filippo Turetta, i due i 22enni di cui non si hanno notizie da sabato sera. «Stiamo battendo tutti i territori senza sosta» ha aggiunto l'investigatore, sottolineando il lavoro in corso che vede in prima linea i carabinieri del Comando provinciale di Venezia, con il coordinamento della Procura, ed il supporto di tutte le altre forze dello Stato, a partire dai vigili del fuoco. Le perlustrazioni si stanno concentrando soprattutto nelle aree del veneziano, e del confine ad est del Veneto. Continuano, inoltre, ad essere passate al setaccio le immagini delle telecamere delle varie zone nelle quali ila Fiat Punto di Turetta è stata vista transitare in questi giorni. Conclude la fonte: «Fino a prova contraria sono vivi».

Il sindaco di Vigonovo: "Attesa angosciante"

«È un'attesa angosciante. Sono giorni complicati per tutti: sicuramente per le famiglie dei ragazzi, per la comunità di Vigonovo e anche di Saonara perché molte attività di questa famiglia sono svolte nel Comune confinante». Lo dice il sindaco di Vigonovo, Luca Martello,sulla vicenda dei due ex fidanzati Giulia e Filippo, scomparsi da sabato scorso. «Noi abbiamo da subito assicurato massima disponibilità alla collaborazione con le Forze dell'ordine. Il lavoro che stanno facendo Prefettura e Carabinieri è importante, il loro impegno è totale - conclude - Poco fa ho appreso dell'appello dei genitori di Filippo a farsi ritrovare. Spero che anche questo possa essere di aiuto per una conclusione positiva dell'intera vicenda». 

La Fiat Punto intercettata nel Bellunese da un targasystem

La Fiat punto nera sulla quale si trovavano Giulia Cecchettin e l'ex fidanzato Filippo Turetta era «ancora in movimento almeno fino alla notte scorsa». Lo ha confermato il criminologo Edoardo Genovese, che sta assistendo in queste ore le famiglie dei due ragazzi. La vettura che sabato notte è stata registrata in transito ai confini tra Veneto e Friuli Venezia Giulia, è stata intercettata un'ultima volta ancora ieri notte, in uscita o in entrata, da un varco elettronico targasystem in una zona dell'alta provincia di Belluno. Finora tuttavia gli accertamenti in quell'area non avrebbero portato a risultati.

L'associazione Penelope: "Speriamo non sia accaduto nulla di grave"

«L’atmosfera è di grandissima apprensione io non mi esprimo attendo le indagini anche perché potremmo dire mille cose e sbagliare sempre -  commenta l'avvocato Stefano Tigani dell'associazione Penelope che segue Giulia e altre persone scomparse -. Fiduciosi che li trovino quanto prima e poi capire bene cosa successo. Sperando che non sia successo nulla di grave. Ogni segnalazione potrebbe essere preziosa quindi l’invito di massima attenzione alla cittadinanza per una vicenda in cui c’è bisogno dell’aiuto di tutti».
 

La zia di Giulia: "Filippo fermati"

«Filippo, hai una responsabilità nei confronti di Giulia, fermati, chiama i tuoi genitori o chiedi aiuto a qualcuno, non ti preoccupare. Giulia è una ragazza delicata, l'aspettiamo a casa, aspettiamo a casa Giulia e te, e anche i tuoi genitori ti aspettano». È Elisa Camerotto, la zia materna di Giulia, a lanciare l'ennesimo appello per cercare di portare a casa i due ex fidanzati, Giulia Cecchettin e Filippo Turetta, i due ragazzi di 22 anni di cui non si hanno più notizie da sabato sera. I familiari di Giulia stanno continuando con gli appelli pubblici sperando che possano essere utili a rintracciare l'auto di Filippo, una Fiat Punto nera il cui passaggio, domenica, è stato registrato a cavallo di Veneto e Friuli, e anche in direzione dell'Alto Adige, poco dopo Cortina. 

Video

 

Giulia e Filippo: si cerca anche lungo il fiume Brenta

Le ricerche proseguono senza sosta, e ora si cerca anche nel fiume Brenta. Si tratta delle ricerche di Giulia Cecchettin, 22enne di Vigonovo, e dell'ex fidanzato, Filippo Turetta, suo coetaneo residente a Torreglia, nel Padovano.

Da stamani, alcune squadre dei pompieri, a bordo di gommoni, stanno scandagliando il fiume Brenta nella zona di Fossò e Vigonovo, ufficialmente «per non lasciare nulla al caso» nelle ricerche della ragazza: non ci sarebbero stati, infatti, avvistamenti o segnalazioni alle forze dell'ordine.

PORDENONE  - Sono riprese stamani, martedì 14 novembre, le ricerche da parte dei carabinieri, anche in Friuli Venezia Giulia, di Giulia Cecchettin, la ragazza di 22 anni di cui si sono perse le tracce sabato sera, dopo essere stata vista per l'ultima volta in provincia di Padova in compagnia dell'ex fidanzato, Filippo Turetta, anch'egli irreperibile.

I militari dell'Arma stanno concentrando le verifiche in particolare nella zona di confine con il Veneto.

È qui, nella provincia di Pordenone che i rilevatori elettronici di targhe hanno registrato il passaggio, nella giornata di domenica, dell'utilitaria del giovane, una Fiat "Grande Punto" di colore nero. L'area è quella della pedemontana, tra Caneva e Polcenigo (Pordenone). Grande attenzione è focalizzata anche all'attigua zona della foresta del Cansiglio, anche questa a cavallo tra le due regioni. Una delle ipotesi formulata dagli investigatori, infatti, è che il ragazzo potrebbe essersi diretto in quella direzione essendo un appassionato della montagna. 

Ultimo aggiornamento: 16 Novembre, 14:05 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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