TORREGLIA - Paura, disperazione, angoscia, speranza, incredulità, forse anche un po' di rabbia perché no, «il mio figliolo non mi farebbe mai stare così in pensiero».
LE DICHIARAZIONI
«Mio figlio è uscito di casa verso le 17.30 o 18 racconta Nicola Turetta, papà di Filippo -. Verso le 19.30 ha inviato un messaggio a mia moglie spiegando che sarebbe rimasto fuori a cena, poi non lo abbiamo più sentito». Seppur angosciati, sono parsi inizialmente con i piedi per terra. Mentre la famiglia di Giulia ha iniziato a preoccuparsi fin da subito, i genitori di Filippo hanno prima ben valutato la situazione.
In un primo momento l'ipotesi è stata la "fuga d'amore", nonostante l'età non più strettamente adolescenziale. Ma Giulia si deve laureare dopodomani e non è né da Filippo né da Giulia sparire così. La preoccupazione che sia successo qualcosa di più grave inizia a serpeggiare e così domenica nel tardo pomeriggio, quasi a sera, a 24 ore dalla scomparsa del ragazzo, i Turetta presentano denuncia ai carabinieri.
«Lo stiamo cercando qui nei boschi» spiegava ieri mattina il padre del 22enne, che, accompagnato dalla moglie, aveva iniziato a battere i soliti sentieri che la gente di Torreglia ben conosce. Poi l'inevitabile scontro contro la realtà: no, Filippo non è sui Colli. «Non l'abbiamo trovato - comunica sempre Nicola Turetta intorno alle 14 - Ora siamo dai carabinieri, non sappiamo ancora nulla, non abbiamo novità» spiega con l'angoscia che modifica la voce e la rende tremula.
Ai militari la mamma e il papà di Filippo hanno raccontato che sì, la rottura con Giulia, l'aveva provato. Cosa che anche gli amici confermano, anche se, per quanto abbattuto dalla cosa, Filippo non sembrava poi così diverso dal solito.
L'INCREDULITÀ
Uscito dalla caserma di Teolo, il padre si è rifugiato nell'abitazione di via Mirabello. Anche il sindaco Marco Rigato è sconfortato dalla situazione: «Sono in contatto con i carabinieri, in questi momenti bisogna cercare di mantenere la calma e non arrivare a conclusioni affrettate. Gli investigatori stanno cercando ovunque, ma ancora non hanno trovato nulla. Io non sono stato allertato dalla famiglia di Filippo di quel che stava accadendo. Capisco l'apprensione di questa famiglia, ma non sappiamo cosa sia successo. La speranza, ovviamente è che tutto si risolva nel migliore dei modi. Per quanto possibile supporterò la famiglia».
I VICINI
La casa sulla statale che sale a Castelnuovo è chiusa da qualche mese ormai, ma nei dintorni i Turetta hanno ancora molti amici. «Hanno abitato qui per un po' - racconta il proprietario di una villetta poco distante -, siamo anche amici ma ultimamente ci si vede poco. So che il figlio è scomparso con la fidanzata, non so che dire, a parte che spero che tutto si risolva per il meglio. Filippo è un bravo ragazzo, un po' introverso, ma che non ha mai destato preoccupazione nei suoi genitori».
La stessa cosa che pensano anche i nuovi vicini di casa, quelli che abitano nello stesso palazzo di via Mirabello. «Sono persone tranquille e piacevoli, abitano qui da quando il nonno è morto un paio d'anni fa. Se abbiamo saputo che è successo? Sì, ma non saprei come spiegarmelo, Filippo è un ragazzo come tanti, tranquillo e a modo». Fagocitato però in un mistero inquietante che lascia in sospeso la vita di tutte le persone che gli vogliono bene.