FOSSO' - L’allerta è scattata ieri mattina poco dopo le 7, quando gli operai della zona industriale di Fossò hanno iniziato ad arrivare al lavoro.
VERIFICHE
È bene precisarlo: al momento non c’è alcuna conferma che quelle macchie di sangue siano correlate al caso della scomparsa dei due studenti Giulia Cecchettin e Filippo Turetta. Ci sono, però, delle coincidenze troppo pesanti per non svolgere degli approfondimenti. A cominciare dal fatto che la Fiat Grande Punto nera di Filippo è stata registrata da una telecamera di un sistema di videosorveglianza alle 23.30 in via I. Strada, a più o meno 500 metri dalla zona in cui sono state rinvenute le tracce di sangue. Alle 23.15 la coppia era stata vista litigare da un vicino in un parcheggio a Vigonovo, a tre chilometri da via V. Strada.
Per i carabinieri potrebbe, comunque, essere un dettaglio chiave per l’inchiesta. Anche perché nella zona industriale ci sono solo aziende, tutte provviste di impianti di videosorveglianza. I militari, ieri, hanno passato in rassegna ogni singolo stabilimento alla ricerca di qualche immagine, di qualche filmato, in grado di confermare (o smentire) il passaggio della Punto di Turetta in via V Strada. Se la fabbrica di Dior dovesse essere provvista di un sistema di videosorveglianza perimetrale i carabinieri potrebbero avere in mano la registrazione esatta di quanto accaduto. Al momento, però, vige il segreto istruttorio.
Nel frattempo continua la caccia all’uomo. Oltre alla ricerche nel Veneziano, nel Trevigiano e nel Padovano, in particolare l’auto è stata cercata per ore tra Sacile, Caneva, Polcenigo e Budoia, lungo la strada Pedemontana e lungo le stradine che portano nei boschi perché l’auto risultava essere tra Caneva e Polcenigo alle 2.30 di domenica notte.
ELICOTTERO
Ieri mattina l’elicottero dei carabinieri, nel pomeriggio quello dei vigili del fuoco, hanno sorvolato anche il Cansiglio dal lato trevigiano. Si stanno verificando delle ulteriori segnalazioni in trentino Alto Adige e al confine con l’Austria.