Mestre. Chiuso per dieci giorni il Venice bar&food, in pochi giorni due aggressioni: anche un ragazzo malmenato per un semplice diverbio

Sabato 12 Agosto 2023 di Nicola Munaro
Chiuso per dieci giorni il Venice bar&food, in pochi giorni due aggressione: anche un ragazzo malmenato per un semplice diverbio

MESTRE - Con il Venice bar&food di via Gozzi 57, chiuso ieri per dieci giorni da polizia e carabinieri, fanno quattro locali a cui, nell'ultimo mese e mezzo, sono state abbassate le serrande. Il motivo è sempre lo stesso, la pubblica sicurezza. In pratica il Venice bar&food, finito nella rete dei controlli voluti dalla Prefettura nell'area attorno a via Piave, era diventato un luogo di attrazione e punto di ritrovo per pregiudicati, persone senza fissa dimora, gli assuntori di stupefacenti.

E quindi spacciatori. Nelle ultime settimane il bar era stato teatro dell'aggressione a due persone da parte di alcuni clienti, tutti denunciati. Pochi giorni prima, un cittadino cinese era stato malmenato per un diverbio: nella lotta aveva avuto la peggio con due denti rotti e l'estrazione di un terzo.

GLI ALTRI TRE

Per trovare un'altra chiusura di bar per sicurezza, basta tornare indietro di qualche ora: martedì pomeriggio il questore imponeva lo stop (per 15 giorni) al bar Giorgia di viale San Marco 100. Prima di lui era toccato a fine giugno al bar La Cueva in via Piave 37/c. Agli atti il racconto di un cliente della droga: «sono a conoscenza che recandomi in quell'esercizio trovo sempre chi mi rifornisce». Poi, a metà luglio, era stata la volta del bar 10Mila in Riviera XX Settembre: poche sere prima di fronte al bar c'era stata una rissa all'arma bianca tra spacciatori-clienti.

LA STRETTA

«Azioni mirate - le chiama il prefetto Michele Di Bari - con risultati che fanno ben sperare e inducono a ritenere che bisogna proseguire» in fatto di controlli del territorio. Tanto che l'ultimo Comitato per la pubblica sicurezza si era chiuso con la decisione di piazzare delle pattuglie agli incroci delle strade che fanno da affluenti a via Piave. Presidio al quale partecipano in maniera attiva i residenti, come riconosciuto anche da Di Bari: «La popolazione di Mestre avverte il bisogno di collaborare sulle dinamiche della sicurezza, manifestando un enorme senso civico - sottolinea il prefetto - Una sfida tanto più impegnativa se si tiene conto che Mestre, almeno nell'ultimo decennio, si è consolidata crocevia di spaccio di sostanze stupefacenti in un territorio ad alto indice di benessere».

I DATI

Nelle ultime settimane il lavoro delle forze dell'ordine ha portato a 397 controlli che hanno avuto come dote 56 provvedimenti e 26 ordini di allontanamento da Mestre. A questi si aggiungono i dati delle ultime tre operazioni ad "alto Impatto" tra il 21 luglio e il 7 agosto: due denunce penali e tre amministrative; 1 violazione amministrativa da parte di un venditore ambulante abusivo, 1 per consumo di sostanze stupefacenti. Uno straniero irregolare portato al Centro per il rimpatrio, una denuncia per non aver rispettato il Daspo, un altro straniero denunciato per spaccio e resistenza, 117 veicoli controllati, 7 pubblici esercizi passati al setaccio e la sospensione dell'attività di un minimarket per problemi sanitari.

Ultimo aggiornamento: 13 Agosto, 14:12 © RIPRODUZIONE RISERVATA